Brevetti, accordo Microsoft-Motorola Solutions

Nuovo accordo sui brevetti relativi a tecnologie usate nei prodotti Android e Chrome OS. Questa volta Microsoft ha ottenuto la firma di Motorola Solutions.
Nuovo accordo sui brevetti relativi a tecnologie usate nei prodotti Android e Chrome OS. Questa volta Microsoft ha ottenuto la firma di Motorola Solutions.

Microsoft ha annunciato la sottoscrizione di un accordo di licenza con Motorola Solutions che copre l’utilizzo dei suoi brevetti relativi a tecnologie integrate nei sistemi operativi Android e Chrome OS. L’azienda di Redmond, come avvenuto in precedenza, non ha fornito dettagli né sulle proprietà intellettuali né sulla somma che verrà versata nelle sue casse per il loro uso. Tuttavia si tratta dell’ennesimo successo per Microsoft, da quando ha intrapreso la strada della contrattazione per evitare il ricorso alle aule dei tribunali.

Da quando Microsoft ha lanciato il programma IP licensing, l’azienda ha firmato oltre 1.100 accordi di licenza. Per quanto riguarda i brevetti Android e Chrome OS, l’azienda di Redmond ha ottenuto il contratto numero 24. Ormai tutti i maggiori produttori mondiali di smartphone, tablet e notebook devono girare a Microsoft una certa percentuale dei profitti derivanti dalla vendita di ogni dispositivo. La lunga lista comprende HTC, Samsung, LG, Acer, ZTE, Dell, Barnes & Noble, Nikon e diversi ODM, tra cui Foxconn, Compal e Pegatron.

L’elenco non comprende Motorola Mobility, recentemente venduta da Google a Lenovo (i brevetti sono però rimasti nelle mani dell’azienda di Mountain View). Motorola Solutions è infatti è una società separata che offre soluzioni e servizi di comunicazione ai governi e all’utenza enterprise. L’accordo sottoscritto con Microsoft copre dunque palmari, tablet rugged, computer montati nei veicoli e altri simili device.

Entrambe le parti si dichiarano soddisfatti dell’accordo. Microsoft ottiene un cospicuo guadagno dalle licenze, evitando lunghe e costose diatribe legali, mentre Motorola Mobility può continuare ad offrire prodotti Android e Chrome OS ai suoi clienti, senza nessun rischio.

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