Tim Cook nello spot ambientalista di Apple

Apple lancia un nuovo filmato pubblicitario per illustrare i meriti dell'azienda nella protezione dell'ambiente: Tim Cook presta la sua voce per lo spot.
Apple lancia un nuovo filmato pubblicitario per illustrare i meriti dell'azienda nella protezione dell'ambiente: Tim Cook presta la sua voce per lo spot.

Non si può dire che negli ultimi anni Apple non si sia impegnata sul fronte del rispetto dell’ambiente. E se non bastasse la conferma arrivata pochi giorni fa da Greenpeace, con la certificazione della Mela come l’azienda dalla performance migliore in termini d’adozione delle energie rinnovabili, arriva oggi un nuovo spot da Cupertino. Con un testimonial d’eccezione: nientemeno che Tim Cook.

Apple è certamente la regina della comunicazione con i suoi messaggi pubblicitari commoventi e curati fino al minimo dettaglio. Ma raramente un suo rappresentante ne è protagonista: per apprezzare Steve Jobs in uno spot Apple, ad esempio, bisogna andare a ritroso nel tempo fino a raggiungere la campagna Think Different. Sarà forse perché il tema ambientale è particolarmente sentito da Tim Cook, così come il CEO ha avuto modo di ribadire più volte, ma il successo del passato si ripete: Cook ha prestato la sua voce per il filmato “Better”.

Migliorare, superarsi, spingere sempre oltre i propri limiti. È questo il significato alla base dello spot, pensato per spiegare quale sia la cura maniacale della Mela nel creare i propri prodotti. Si ammira infatti il perfezionismo nel produrre la scocca del nuovo Mac Pro, così come i test ossessivi sui vetri di iPhone 5S e sul pulsante Touch ID affinché non si declinino in pessime sorprese per i clienti. E in questo obiettivo rientra evidentemente anche la natura.

Dal ricorso all’energia eolica nei nuovi impianti statunitensi all’enorme distesa di pannelli solari per alimentare i data center di iCloud e iTunes, Apple mostra nel filmato quanto l’azienda stia facendo ogni giorno per diventare sempre più verde. Energie rinnovabili, riciclo dei rifiuti, acquisto di materie prime da zone di estrazione eque, intento quest’ultimo già intravisto con il desiderio di scegliere del tantalio che non provenga dalle zone di guerra e di massacro nel mondo.

«Oggi, più che mai, lavoriamo per lasciare il mondo un posto migliore rispetto a come l’abbiamo trovato e creiamo strumenti che ispirano gli altri a fare lo stesso.»

Un miglioramento, quel “better” più volte citato nella pubblicità, che si declinerà cercando in futuro di ridurre ulteriormente l’impatto della produzione sull’ambiente, rinunciando alle sostanze chimiche tossiche, ai materiali scarsamente riciclabili e migliorando l’esperienza energetica di qualsiasi device.

La decisione di Tim Cook di scendere in campo in prima persona, seppur solo con la voce, appare certamente vincente. Non solo il CEO tenta di togliersi quell’aura di silenzioso e temibile amministratore dell’azienda, ma un simile gesto è utile anche agli investitori desiderosi di addentare una fetta della torta della consapevolezza ecologica. E considerato come Cook sia solitamente restio a parlare – anche perché è difficile riprodurre la stessa comunicazione egocentrica di Jobs – si tratta di un passo davvero importante per la società.

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