Ecco la prima self-driving car elettrica di Google

Google mostra il prototipo della sua self-driving car: ecco un primo test drive per l'automobile del motore di ricerca in grado di guidare da sola.
Google mostra il prototipo della sua self-driving car: ecco un primo test drive per l'automobile del motore di ricerca in grado di guidare da sola.

Google ha annunciato nell’ottobre 2010 di essere al lavoro su una self-driving car, ovvero un’automobile capace di guidare in moto del tutto autonomo, spostandosi in tutta sicurezza all’interno del traffico cittadino o sulle strade ad alta velocità, grazie all’impiego di un complesso sistema formato da telecamere, sensori e software. Oggi il gruppo di Mountain View torna a parlare del progetto, con un nuovo post comparso sulle pagine del blog ufficiale.

Fin da quando abbiamo iniziato a lavorare sul progetto Google self-driving car, il nostro obiettivo è stato quello di creare veicoli in grado di occuparsi della guida in ogni suo aspetto. Provate ad immaginare: potrete andare a pranzo durante la vostra pausa, senza trascorrere i soliti 20 minuti a cercare parcheggio. Gli anziani potranno mantenere la propria autonomia anche senza dover guidare. E la guida distratta o dopo aver bevuto? Apparterrà al passato.

Nell’occasione bigG mostra per la prima volta l’aspetto di uno dei prototipi realizzati per i test su strada della tecnologia, insieme ad un rendering (visibile in apertura) che aiuta ad immaginare come potrebbe essere il design del veicolo una volta terminata la fase di ricerca e sviluppo. All’interno dell’abitacolo non ci sono volante, acceleratore, frizione o pedale del freno, semplicemente perché non servono. Ecco com’è andato il primo viaggio con alcuni volontari: tra questi anche Steve Mahan, già protagonista di un video dimostrativo realizzato da Google nel 2012.

Il team al lavoro sul progetto racconta di aver approcciato la costruzione della vettura (ovviamente mossa da un motore elettrico) partendo da un concetto ben preciso: la necessità di garantire la sicurezza di chi si trova a bordo. Per questo sono stati integrati sensori in grado di identificare oggetti in movimento a centinaia di metri di distanza, provenienti da ogni direzione, limitando per il momento la velocità massima a 40 Km/h. All’interno il design è funzionale, quasi minimalista: due sedili con altrettante cinture di sicurezza, uno spazio per accogliere borse o bagagli, un pulsante per partire o fermarsi e un display che visualizza il percorso. Non c’è altro.

A breve Google realizzerà un centinaio di prototipi ed entro l’estate darà il via alla fase di test delle versioni equipaggiate con i comandi manuali. I veicoli viaggeranno poi sulle strade californiane per i prossimi due anni, così da poter raccogliere i feedback necessari a migliorare ulteriormente la tecnologia, prima di portarla sul mercato in collaborazione con alcuni automaker: l’esordio è previsto entro il 2018. Un progetto che si pone l’ambizioso obiettivo di rivoluzionare la mobilità, proprio come quello portato avanti in Italia dal team VisLab, che di recente ha presentato DEEVA.

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