Satya Nadella: siamo entrati nell'era post-post-PC

Alla Code Conference, il CEO Microsoft ha parlato del futuro dell'azienda, della strategia "cloud first, mobile first" e dell'importanza di Bing.
Alla Code Conference, il CEO Microsoft ha parlato del futuro dell'azienda, della strategia "cloud first, mobile first" e dell'importanza di Bing.

Durante la Code Conference di Rancho Palos Verdes (California), il nuovo CEO di Microsoft ha risposto alle domande di Kara Swisher e Walt Mossberg. Oltre alla presentazione di Skype Translator, Satya Nadella ha colto l’occasione per sottolineare il fatto che Microsoft rimane pur sempre una software company, nonostante sia diventata anche un produttore hardware con i tablet Surface e l’acquisizione di Nokia. L’azienda di Redmond continuerà inoltre ad investire in Bing, smentendo quindi le voci di una possibile vendita.

Satya Nadella è il terzo CEO di Microsoft dalla sua fondazione. Sotto la sua guida sono stati annunciati Office per iPad e il Surface Pro 3, e completata l’acquisizione della divisione hardware di Nokia. In tutti i casi, si tratta però di progetti o piani avviati prima del suo arrivo. Nadella avrà però il compito di far crescere Microsoft nel settore mobile, dove continua il dominio di Apple e Google. Per questo motivo, è stata avviata la nuova strategia “cloud first, mobile first”, necessaria per entrare in quella che il CEO ha definito era post-post-PC.

Il primo passo è quindi sviluppare software multi-device che funzionano su qualsiasi sistema operativo. Le applicazioni Office, ad esempio, sono compatibili con PC, tablet e smartphone basati su Windows, Windows Phone, iOS e Android. Tutto ciò è possibile grazie all’uso del cloud. Ecco perché Bing avrà un ruolo sempre più importante. Molti pensano che sia solo un motore di ricerca, ma in realtà è integrato in molti servizi, tra cui Smart Search su Windows 8.1 e Cortana su Windows Phone 8.1. Microsoft non ha quindi nessuna intenzione di vendere Bing.

Parlando di hardware, Nadella ha specificato che l’azienda non vuole competere con gli OEM. Microsoft vuole creare nuove esperienze e nuove categorie, perché l’ecosistema PC ha bisogno di innovazione. Oltre a sistemi operativi e applicazioni, è necessario anche l’hardware, eventualmente progettando reference device che verranno poi adottati dai partner.

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