Primo aggiornamento per Android Wear

Primo aggiornamento per Android Wear, al momento presente sugli smartwatch Samsung Gear Live e LG G Watch, che porta la piattaforma alla versione KMV78V.
Primo aggiornamento per Android Wear, al momento presente sugli smartwatch Samsung Gear Live e LG G Watch, che porta la piattaforma alla versione KMV78V.

Il sistema operativo Android Wear è al momento equipaggiato sugli smartwatch Samsung Gear Live e LG G Watch, entrambi già in vendita sulle pagine dello store Google Play. Nei prossimi mesi arriverà anche il modello Motorola Moto 360, il primo con display curvo che in molti attendono proprio per questa sua peculiarità. Oggi si segnala il debutto del primo aggiornamento ufficiale dedicato alla piattaforma, che porta il firmware alla versione KMV78V.

Al momento non sono disponibili changelog o annunci in merito e chi ha già avuto modo di installarlo (ad esempio i circa 6.000 sviluppatori che hanno ricevuto in regalo i device all’evento I/O 2014) segnalano l’assenza di cambiamenti tangibili ad interfaccia o esperienza d’utilizzo. L’ipotesi più probabile è dunque quella che si possa trattare di un update minore, contenente la correzione di qualche bug riscontrato e volto soprattutto a migliorare la stabilità del software. Una curiosità: il metodo da utilizzare per controllare la presenza di aggiornamenti è lo stesso già ben noto su smartphone e tablet. Bisogna aprire il menu “Impostazioni”, scorrere fino a trovare la voce “Info” e poi “Aggiornamenti di sistema”.

La notizia risulta utile anche per formulare una considerazione. Finora, con solo due device sul mercato e un terzo in dirittura d’arrivo, è possibile affermare che la versione di Android Wear equipaggiata sia la stessa su tutti i prodotti della linea, senza variazioni o personalizzazioni come invece avviene per gli smartphone (si pensi ad esempio a TouchWiz, Sense, Zen UI e così via). Se le cose dovessero restare così anche in futuro, questo permetterebbe a Google di snellire il processo necessario per il rilascio degli update, velocizzandoli e rendendoli disponibili contemporaneamente su tutti gli smartwatch e indossabili commercializzati. Al tempo stesso, i produttori sarebbero costretti a differenziare le proprie proposte da quelle della concorrenza puntando tutto sull’originali del design.

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