Internet dovrebbe essere gratis come il 112

Mark Zuckerberg propone un accesso a Internet globale e gratuito per tutti, alla stregua dei servizi telefonici d'emergenza come il 911 e il 112.
Mark Zuckerberg propone un accesso a Internet globale e gratuito per tutti, alla stregua dei servizi telefonici d'emergenza come il 911 e il 112.

Internet dovrebbe essere considerato uno dei servizi fondamentali per l’uomo e, per questo motivo, la connettività potrebbe essere offerta gratuitamente agli individui. È quanto sostiene Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, non nuovo a simili uscite. Ma c’è di più: secondo il guru dei social network, la possibilità di connettersi alla Rete dovrebbe essere tanto fondamentale quanto i numeri di emergenza, come il 911 statunitense o l’italianissimo 112.

L’idea di Zuckerberg nasce da un’editoriale del The Wall Street Journal, con cui si analizzano le implicazioni di un accesso alla Rete davvero universale. Nel constatare come solo un terzo del mondo sia attualmente connesso, il padre di Facebook propone un futuro fatto di costi d’accesso abbattuti e nuove infrastrutture. Non è però tutto, poiché l’offerta di connettività – anche a larga banda – dovrebbe passare per la più totale gratuità, affinché Internet possa davvero diventare una risorsa disponibile a tutti in qualsiasi angolo del globo.

Il team di Facebook è già da tempo impegnato su questo fronte, sia offrendo dei servizi basilari gratuiti nelle zone in via di sviluppo del mondo, che progettando sistemi davvero singolari di interconnessione come droni, palloni aerostatici, satelliti e molto altro. Ma quel che preoccupa Zuckerberg non è tanto l’infrastruttura, comunque importante per una connettività universale, quanto l’assenza di piani tariffari economici che inibiscono il web in gran parte del mondo. Un problema che coinvolgerebbe ben il 90% della popolazione mondiale, raggiunta dalla possibilità di interconnettersi ma esclusa dai prezzi troppo elevati. Così spiega:

«Chiunque può chiamare il 911 per richiedere assistenza medica o segnalare un crimine, anche in assenza di un piano telefonico. Nel futuro, tutti dovrebbero avere accesso a servizi Internet di base, anche qualora non si fosse pagato un piano dati».

Zuckerberg vuole raggiungere questo obiettivo grazie a Internet.org, la collaborazione voluta da Facebook con molti leader di settore per garantire accesso elementare a servizi come Wikipedia e i social network al più vasto pubblico possibile. E pare che vi siano buone chance possa trovare l’appoggio di alcuni provider, come Globe e Tigo. La similitudine con i numeri di sicurezza dipende in gran parte dalla definizione di “servizi Internet di base”, visto che nel mondo della telefonia i numeri simil-112 sono gli unici a essere garantiti sempre e comunque, ma il discorso è comunque chiaro: considerare Internet un diritto di valore tanto personale quanto sociale, significherebbe apportare valore nuovo alla vita di ciascuno e all’intero sistema delle comunità.

Ovviamente, ogni proposta ha sempre il suo rovescio della medaglia, quindi c’è chi sospetta come l’impegno di Zuckerberg possa avere dei secondi fini: considerato come una fetta ingente del traffico mondiale Internet passi proprio per i server di Facebook, l’azienda avrebbe tutto l’interesse ad aumentare la propria portata grazie a connessioni gratuite. Si tratta, tuttavia, di un trade-off comprensibile: a guadagnarci di certo il social network, ma soprattutto le decine di milioni di persone oggi escluse dalla conoscenza online.

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