Italia Startup cresce ancora

Undici nuovi soci, un direttivo più grande. Italia Startup sta riuscendo ad essere inclusivo per l'ecosistema dell'impresa innovativa.
Undici nuovi soci, un direttivo più grande. Italia Startup sta riuscendo ad essere inclusivo per l'ecosistema dell'impresa innovativa.

Italia Startup ha tenuto la sua assemblea generale, a Milano, segnando un momento di crescita molto importante nella vita dell’associazione istituzionale delle imprese innovative: la base associativa si è ulteriormente ampliata, nel direttivo trovano spazio altre persone che includono più aree dell’ecosistema startup.

Abilitatori, investitori, nuove aziende, sono entrati in Italia Startup e così vince un’idea inclusiva dell’ecosistema, che ha bisogno di semplificare e ridurre il frazionamento dell’ambiente. L’ingresso in associazione e nel direttivo di realtà associative come Italian Angels for Growth con Marco Villa (intervistato da Webnews proprio in merito all’ambiente italiano delle startup), di abilitatori attivi icome Startup Italia con Riccardo Luna, l’ingresso del Talent Garden di Davide Dattoli, e di nuove aziende sulla cresta dell’onda, come U-Start, Bemyeye, il famoso Trento Rise di Paolo Lombardi, conferma l’obiettivo dell’associazione di essere super partes, aperto. Manca ancora qualche nome (Mind the Bridge, ad esempio), e qualche sistema romano, ma si è molto vicini al completamento dell’opera.


Federico Barilli, segretario generale di Italia Startup, tiene molto alla indipendenza dell’associazione:

L’associazione si conferma una realtà indipendente in grado di riunire tutti coloro che credono nel rilancio dell’economia attraverso il sostegno e la valorizzazione delle giovani imprese innovative. L’azione di rinnovamento, l’ingresso dei nuovi soci, la volontà di coinvolgere importanti personalità del nostro ecosistema, conferma l’impegno a essere protagonisti nella realizzazione di un ambiente favorevole allo sviluppo di startup innovative. Le decisioni deliberate dall’assemblea sono cardini fondamentali per coinvolgere la base associativa e tutto l’ecosistema allo scopo di attivare le istituzioni, i privati e l’opinione pubblica in iniziative atte a dare alle startup la forza di diventare elemento portante dell’economia nazionale.

Spazio anche alla soddisfazione per la nomina di un associato, Paolo Barberis, a consulente di palazzo Chigi. Queste le parole del presidente di Italia Startup, Riccardo Donadon:

Siamo entusiasti della nomina di Paolo Barberis, founder di Nana Bianca e cofondatore di Italia Startup, a consigliere per l’Innovazione della Presidenza del Consiglio. Sono certo che Paolo, in questo suo nuovo incarico, saprà interpretare le esigenze e valorizzare le opportunità dell’ecosistema delle startup italiane per lo sviluppo del sistema Paese che ha bisogno di nuova energia e di impostare una strategia di politica economica nel digitale con sempre maggiore urgenza.

Chi è Paolo Barberis

Paolo Barberis è l’altro nome fatto durante la conferenza stampa di Renzi lo scorso 10 luglio, quando tra la sorpresa generale dopo l’annullamento dell’incontro del giorno prima al Digital Venice il presidente del Consiglio ha riferito chi avrebbe guidato l’Agid. Oltre ad Alessandra Poggiani e a Stefano Quintarelli, Matteo Renzi ha nominato Barberis come consulente della presidenza per l’Innovazione. Nulla di cui stupirsi, visto e considerato che già da sindaco di Firenze aveva potuto apprezzare il lavoro di NanaBianca, forse il più celebre acceleratore del capoluogo toscano, fondato da Barberis, che è stato anche fondatore di Dada, un altro nome storico della Rete in Italia. Insieme ad H-Farm, Digital Magics e il PoliHub, Nana Bianca rappresenta il cuore di Italia Startup nel settore degli incubatori.

Nella foto, al centro: Paolo Barberis. L'ex fondatore di Dada, oggi founder di NanaBianca a Firenze, è socio di Italia Startup. Matteo Renzi l'ha nominato consulente per l'Innovazione di Palazzo Chigi.

Nella foto, al centro: Paolo Barberis. Il founder di NanaBianca a Firenze è socio di Italia Startup. Matteo Renzi l’ha nominato consulente per l’Innovazione di Palazzo Chigi.

I numeri del Consiglio direttivo

Il nuovo direttivo approvato dall’Assemblea di Italia Startup è dunque composto da nove startup, otto incubatori, sei investitori, sette abilitatori, che lavoreranno come board dell’associazione che ha appena approvato 11 nuovi soci, arrivando a quota 424 associati.

  • Startup: Paolo De Nadai (ScuolaZoo), Enrico Gallorini (GRSnet), Barbara Labate (Risparmio Super), Luigi Orsi Carbone (Skebby)
    Nuovi entranti: Eddy Fioretti (Cloudesire), Andrea Monti (Findyouritaly), Fausta Pavesio (Easynex), Gianluca Petrelli (Bemyeye), Caterina Siclari (Tara Consulting).
  • Incubatori: Paolo Barberis (Nana Bianca), Giorgio Carcano (Comonext), Fabrizio Conicella (Bioindustrypark), Riccardo Donadon (H-Farm – Presidente), Mario Mariani (Net Value), Layla Pavone (Digital Magics), Andrea Rangone (PoliHub)
    Nuovi entranti: Paolo Lombardi (Trento Rise)
  • Investitori: Marco Bicocchi Pichi (BA di numerose startup socie), Fausto Boni (360), Andrea Di Camillo (P101), Massimiliano Magrini (United Ventures)
    Nuovi entranti: Giorgio Di Stefano (Key Capital), Marco Villa (IAG)
  • Abilitatori: Luca De Biase (Fondazione Ahref), Pierantonio Macola (Smau)
    Nuovi entranti: Anna Amati (Meta Group), Davide Dattoli (TAG), Riccardo Luna (Startup Italia), Vittorio Mauri (U-Start), Antonio Perdichizzi (StartupCT)

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