Microsoft porterà MixRadio su Android e iOS?

Il servizio MixRadio potrebbe essere venduto ad un'azienda esterna che avrebbe maggiore libertà nello sviluppo delle app per iOS e Android.
Il servizio MixRadio potrebbe essere venduto ad un'azienda esterna che avrebbe maggiore libertà nello sviluppo delle app per iOS e Android.

Quattro giorni fa, Satya Nadella ha annunciato l’avvio di una ristrutturazione interna che porterà al licenziamento di 18.000 dipendenti, alla chiusura della divisione Xbox Entertainment Studios e alla cancellazione dei Nokia X (Android verrà sostituito da Windows Phone), Asha e S40. Tra i tagli previsti rientra anche il servizio MixRadio, ma in questo caso è ipotizzabile uno spin-off.

La strategia di Microsoft, svelata dal CEO in diverse occasioni, consiste nello sviluppo di applicazioni e servizi per tutte le piattaforme. L’app MixRadio sarà sempre precaricata su Windows Phone, ma l’azienda di Redmond avrebbe pensato di offrire il servizio anche su iOS e Android. Jyrki Rosenberg, Vice President of Entertainment, ha dichiarato che l’azienda ha incontrato alcuni potenziali investitori, rilevando un forte interesse verso il servizio di streaming musicale, sopratutto in Europa, Stati Uniti e Asia.

MixRadio è stato lanciato nel 2011 come Nokia Music, la cui app era installata sui terminali del produttore finlandese. A differenza di Spotify, il servizio offre una collezione di playlist “a tema”, create dal team Nokia, chiamate appunto mix. Il flusso di brani è quindi simile a quello di una radio, da cui il nome MixRadio. L’uso del servizio è sempre stato gratuito e senza pubblicità, tuttavia l’abbonamento a MixRadio+ (3,99 euro/mese) permette di saltare tutte le tracce, scaricare i mix offline senza limiti e ascoltare i mix con una qualità maggiore.

Nokia non ha mai comunicato il numero di utenti (Rosenberg parla di “milioni”), ma l’eventuale arrivo su iOS e Android consentirà sicuramente di incrementare la sua diffusione, considerato l’enorme market share delle due piattaforme mobile. MixRadio dovrà però affrontare la temibile concorrenza di Pandora, Spotify, Deezer, Rhapsody e Beats Music, ognuno dei quali permette di creare una radio personale.

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