Italia: bene la banda larga mobile, male la fissa

La Commissione Europea relazione sullo stato delle telecomunicazioni in Italia: male la banda larga fissa, molto bene, invece, quella mobile
La Commissione Europea relazione sullo stato delle telecomunicazioni in Italia: male la banda larga fissa, molto bene, invece, quella mobile

L’Italia ha fatto qualche progresso verso il raggiungimento degli obiettivi di base dell’Agenda Digitale Europea in tema di banda larga negli ultimi due anni. Tuttavia la penetrazione dell’accesso alle reti di nuova generazione (NGA) è ancora molto al di sotto della media UE e l’Italia è ultima per quanto riguarda la penetrazione delle linee a 30 Mbps e per copertura NGA con progressi ancora molto al di sotto della media UE

Con questa parole la Commissione Europea apre la relazione sul mercato delle telecomunicazioni in Italia riguardante gli anni 2012 e 2013.

La Commissione Europea riconosce dunque all’Italia un certo margine di miglioramento ma sentenzia ancora una volta il pensate ritardo digitale in cui versa il Paese. Il problema principale dell’Italia, secondo la Commissione Europea è la scarsa alfabetizzazione informatica degli italiani con il 34% delle persone che non hanno mai avuto accesso ad internet. Un secondo motivo sarebbe da ricercarsi anche nella scarsa qualità delle linee che hanno prestazioni inferiori rispetto alla media europea. A titolo di esempio esplicativo, solo il 18,4% degli abbonamenti offre velocità superiori ai 10 Mbps, rispetto al 66% in tutta l’Unione Europea.

La banda larga in Italia

banda larga

I dati forniti nella relazione mostrano infatti come la copertura della banda larga italiana (da 144 Kbps) raggiunga il 98,5%, un dato anche al di sopra della media europea (97,1). Molto bassa invece la copertura delle reti NGA con il solo 20,8% contro una media europea del 61,8%. Numeri ancora più negativi se si valuta la penetrazione della banda larga (da 144 Kbps) con il 23,3% contro una media europea del 29,9%. Nel periodo preso in esame, quasi inesistente la penetrazione delle connessioni NGA con il 0,1% contro il 6,3% europeo. Totale assenza per quanto rigaurda le linee sino a 100 Mbps contro una media europea del 1,6%.

La Commissione Europea sottolinea anche come gli investimenti fatti, nel periodo in esame, si siano concertati sulle FTTC (Fiber To The Cabinet), ma che sia oggi necessario investire maggiormente per raggiungere il target dei 100 Mpbs.

Dall’analisi della Commissione Europea emerge invece l’ottimo stato di salute delle linee mobile in Italia. La copertura della banda larga mobile raggiunge infatti il 97% della popolazione, mentre la penetrazione arriva al 66,3%, un valore addirittura superiore alla media europea. Cresce molto velocemente anche la copertura delle reti LTE che sebbene ad inizio 2014 risultino ancora indietro rispetto all’Europa (39,3% contro il 58,9%), starebbero velocemente colmando il distacco con un tasso di crescita del 131%, superiore a quello europeo.

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