LINE 4.5 distrugge i messaggi su iOS e Android

La nuova funzione Hidden Chat permette di inviare, in forma criptata, messaggi e foto che verranno cancellati automaticamente dopo un tempo prestabilito.
La nuova funzione Hidden Chat permette di inviare, in forma criptata, messaggi e foto che verranno cancellati automaticamente dopo un tempo prestabilito.

Naver Corporation ha annunciato la disponibilità di una nuova versione della sua app di messaggistica. LINE 4.5 per iOS e Android integra una funzionalità, denominata Hidden Chat, che permette di inviare un messaggio per una durata limitata, al termine della quale verrà eliminato. La conversazione avviene inoltre in forma criptata. LINE ha seguito la stessa strada di Telegram, il suo concorrente più famoso.

In un’epoca in cui si parla spesso di sorveglianza e intercettazioni, molti utenti vorrebbero essere liberi di gestire la propria privacy. L’azienda giapponese ha quindi deciso di seguire il trend attuale, ovvero offrire un servizio a prova di “spioni". Circa un anno fa, Naver era stata accusata di aver facilitato l’intercettazione dei messaggi, in quanto il testo veniva inviato in chiaro sulla rete cellulare. Ora gli utenti possono sfruttare le “Chat fantasma" per avviare una conversazione sicura.

Le Hidden Chat di LINE 4.5 per iOS e Android avvengono in una chat room differente dalla chat room tradizionale e coinvolgono solo due persone. Non è infatti possibile usare la funzionalità per le chat di gruppo e per la chat tra più contatti. Oltre ai messaggi di testo è possibile inviare anche immagini, sticker e posizione. Il mittente può specificare il tempo di visualizzazione (2, 5 o 10 secondi, 1 minuto, 1 ora, 1 giorno e 1 settimana. L’impostazione predefinita è 1 minuto. Il destinatario deve toccare il messaggio per vederlo in chiaro.

Alla scadenza del tempo, il messaggio visto dal destinatario verrà automaticamente cancellato dai server dell’azienda. I messaggi non letti invece verranno conservati per una settimana. La nuova funzionalità non è supportata sui dispositivi venduti in Cina e in Giappone.

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