Cracker attaccano la Banca Centrale Europea

La Banca Centrale Europea ha comunicato di aver subito un attacco informatico non senza conseguenze, ma senza rischio grave per le attività dell'istituto.
La Banca Centrale Europea ha comunicato di aver subito un attacco informatico non senza conseguenze, ma senza rischio grave per le attività dell'istituto.

La Banca Centrale Europea ha comunicato di aver subito un importante attacco informatico a firma di ignoti. Nonostante i malintenzionati siano riusciti a far proprie alcune informazioni, l’attacco non avrebbe comunque sortito conseguenze gravose e il danno dovrebbe pertanto ridursi alla fuga di informazioni resa pubblica in queste ore.

L’informativa della BCE si riduce a tre punti essenziali. Primo, la conferma secondo cui l’attacco ha consentito di trafugare indirizzi email e dati personali relativi a contatti registrati sul sito ufficiale; secondo, il furto è stato comminato su un database separato da qualsivoglia sistema interno all’istituto; nessuna informazione realmente importante circa le attività della Banca Centrale Europea è stato fatto oggetto delle angherie dei cracker. La dinamica dell’incidente non lascia dubbi: l’attacco è stato portato avanti senza alcuna finalità etica, il che esclude la possibilità di identificare come “hacker” coloro i quali hanno forzato le misure di sicurezza. Non solo: una mail avrebbe preannunciato l’attacco, chiedendo una sorta di riscatto per evitare ogni forma di ritorsione successiva.

Secondo quanto comunicato, la maggior parte dei dati trafugati sarebbe in forma crittografata: rimarrebbero “scoperti” soltanto alcuni numeri di telefono e alcuni indirizzi. Le persone interessate sono già state contattate, con tanto di suggerimento finalizzato a velocizzare il cambio della password per motivi di sicurezza.

Gli esperti di sicurezza della Banca Centrale Europea, avente sede a Francoforte, hanno presto individuato la vulnerabilità, risolvendola in tempi estremamente rapidi e riportando così la situazione in stato di sicurezza a garanzia dei dati custoditi. Le autorità locali sono state informate dell’accaduto così da poter dare il via ad indagini approfondite alla ricerca dei responsabili.

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