Instagram spiega la tecnologia di Hyperlapse

Hyperlapse sfrutta un algoritmo di stabilizzazione video, chiamato Cinema, e uno zoom adattativo per creare time-lapse con la fotocamera dell'iPhone.
Hyperlapse sfrutta un algoritmo di stabilizzazione video, chiamato Cinema, e uno zoom adattativo per creare time-lapse con la fotocamera dell'iPhone.

Ieri, Instagram ha annunciato Hyperlapse, una nuova app che permette di realizzare video time-lapse con un iPhone. Oggi, l’azienda ha spiegato il funzionamento dell’algoritmo di stabilizzazione che elimina i tremolii dovuti al movimento della fotocamera. Il time-lapse viene ottenuto registrando un soggetto con una videocamera professionale fissa ad una velocità inferiore a quella di riproduzione. In questo modo, è possibile osservare un tramonto in 15 secondi. Gli hyperlapse, invece, sono time-lapse in cui il videomaker insegue il soggetto. Il risultato è un effetto “steadicam”.

Hyperlapse sfrutta un algoritmo di stabilizzazione video, denominato Cinema, già usato in Instagram Video, e uno zoom adattativo. Invece di costose apparecchiature cinematografiche, di imbracature che separano il movimento della videocamera dal movimento dell’operatore e di costosi software per la post-produzione, Instagram elimina i tremolii usando i dati registrati dallo giroscopio integrato nel dispositivo Apple e un filtro video che modifica i fotogrammi originali. Quest’ultimo, basato su OpenGL, viene applicato “al volo” durante la riproduzione del video.

Per controbilanciare i tremolii della fotocamera, l’algoritmo seleziona un frame di minori dimensioni (cropping), che viene quindi ingrandito (zoom in). Per evitare una diminuzione eccessiva della risoluzione, Camera sceglie il corretto fattore di zoom in base al tipo di ripresa (zoom adattativo). Se l’utente è fermo, lo zoom in sarà inferiore. Se invece si muove, lo zoom in sarà maggiore.

Solitamente, tutte queste operazioni richiedono grandi potenze di calcolo. Hyperlapse genera video time-lapse usando solo il processore dell’iPhone, senza interrompere la riproduzione e senza bloccare l’interfaccia utente.

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