Lo showroom di Tesla su Street View

Una passeggiata nei saloni dello showroom Tesla, grazie alla piattaforma Google Street View, tra le auto elettriche immortalate con fotografie a 360 gradi.
Una passeggiata nei saloni dello showroom Tesla, grazie alla piattaforma Google Street View, tra le auto elettriche immortalate con fotografie a 360 gradi.

Curiosi di fare un salto nell’edificio di Tesla dove sono esposte le auto elettriche nate dal progetto di Elon Musk? Basta un click (oppure tap se si utilizzano dispositivi mobile) su Street View, grazie alla collaborazione tra l’automaker statunitense e Google. È infatti possibile cimentarsi in una visita virtuale allo showroom di Seattle e passeggiare tra le Model S stando comodamente seduti di fronte al monitor.

Spostandosi all’interno dei corridoi si può ad esempio dare uno sguardo alle tante finiture disponibili per la carrozzeria e per gli interni appese alle pareti, oppure osservare gli uffici dove i potenziali clienti si recano per valutare l’acquisto. Il tutto grazie alle immagini panoramiche a 360 gradi in alta definizione, scattate e poi accuratamente assemblate dal team di Mountain View. L’iniziativa ricorda da vicino quella messa in campo lo scorso anno, quando sulla piattaforma Street View ha fatto il suo debutto il Museo Lamborghini di Sant’Agata Bolognese, per festeggiare il 50esimo anniversario dalla fondazione dell’azienda.

Tornando allo showroom Tesla, è anche possibile entrare nell’abitacolo dell’auto e osservarne da vicino gli interni, oltre ad ammirare la struttura in alluminio del veicolo e il motore elettrico equipaggiato, dalle dimensioni di gran lunga inferiori rispetto ad un propulsore termico, nonostante l’elevata potenza che è in grado di sprigionare. Un po’ di storia: Tesla Motors è stata fondata nel 2003 a San Carlos, in California, da Elon Musk e JB Straubel in collaborazione con Martin Eberhard e Marc Tarpenning. Il nome è stato scelto come omaggio all’inventore e fisico Nikola Tesla. L’azienda ha ricevuto finanziamenti anche da Sergey Brin e Larry Page di Google, oltre che da Jeff Skoll, ex presidente di eBay.

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