Notification Sync arriva su Google Glass

La feature Notification Sync introdurrà sugli occhiali Google Glass la possibilità di consultare tutte le notifiche visualizzate sullo smartphone.
La feature Notification Sync introdurrà sugli occhiali Google Glass la possibilità di consultare tutte le notifiche visualizzate sullo smartphone.

Nuovo aggiornamento in arrivo per il firmware di Google Glass, insieme ad un update destinato all’app MyGlass (versione 3.3.0) sui dispositivi Android. Lo scopo è quello di introdurre la funzionalità chiamata Notification Sync, che consente di visualizzare sugli occhiali per la realtà aumentata tutte le notifiche mostrate sul display del telefono. Una feature del tutto simile a quella già vista in azione con gli smartwatch basati sul sistema operativo Android Wear.

L’annuncio è stato diramato nella notte dall’azienda californiana attraverso le pagine del social network G+, con un post che spiega nel dettaglio a cosa serve e in cosa consiste la funzionalità. In allegato anche il video in streaming di seguito, utile per capire gli step necessari alla configurazione e in che modo una notifica (ad esempio proveniente dalle chat di WhatsApp) viene inviata al piccolo schermo integrato su Glass.

Max vi ha appena mandato un messaggio, marycam81 vi ha taggati in una fotografia, l’automobile Lyft è arrivata… sono soltanto alcune delle ragioni che di solito spingono ad accendere il telefono. Volete restare sempre aggiornati sulle cose importanti, ma senza essere continuamente distratti dallo smartphone. Oggi lanciamo la feature Notification Sync su Glass, così da poter consultare le notifiche delle app Android con un semplice sguardo.

Un ulteriore passo in avanti per il dispositivo di bigG, sempre più versatile e funzionale, che però ancora sembra lontano da una commercializzazione al pubblico su larga scala. Nei mesi scorsi gli occhiali di Mountain View sono stati avvistati in alcuni punti vendita del nostro paese, in esposizione al fianco degli altri prodotti. L’ipotesi di poter assistere al lancio è però stata immediatamente smentita dalla divisione italiana del motore di ricerca, che ha così rimandato il tutto a data da destinarsi.

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