Microsoft Azure abbraccia Linux

Microsoft ha annunciato diverse novità per la sua piattaforma cloud, tra cui il supporto per le macchine virtuali basate sulla distribuzione Linux CoreOS.
Microsoft ha annunciato diverse novità per la sua piattaforma cloud, tra cui il supporto per le macchine virtuali basate sulla distribuzione Linux CoreOS.

Microsoft ha annunciato ieri sera molte novità relative alla piattaforma cloud Azure, tra cui la serie G di macchine virtuali, uno storage premium basato su SSD, un marketplace rinnovato, la tecnologia Cloud Platform System e nuove partnership con Cloudera e CoreOS. La collaborazione con l’azienda che sviluppa la nota distribuzione Linux per server è sicuramente la notizia più importante. Satya Nadella ha sorpreso tutti con una dichiarazione abbastanza sorprendente: «Microsoft ama Linux».

In rare occasioni, l’azienda di Redmond ha espresso il proprio gradimento per il sistema operativo open source. Il predecessore di Nadella, Steve Ballmer, aveva descritto Linux come un cancro, in quanto «contamina tutti gli altri software con spazzatura GPL». Ora invece viene accolto a braccia aperte da Microsoft (perché lo chiedono i clienti Azure). Il 20% delle macchine virtuali su Azure esegue Linux. CoreOS è la quinta distribuzione certificata per la piattaforma cloud, dopo CentOS, Oracle Linux, Suse e Ubuntu.

Dato che la domanda per il cloud computing continua a crescere, Microsoft ha annunciato l’espansione di Azure in Australia, portando il numero di regioni a 19, in ognuna delle quali sono presenti data center con almeno 600.000 server, per un totale di circa 11 milioni. Entro fine anno, saranno disponibili cinque nuove virtual machine G-series per il cloud pubblico, basate sulla famiglia di processori Intel Xeon E5 v3. Le VM si differenziano per numero di core (da 2 a 32), quantità di RAM (da 28 a 448 GB) e per dimensione degli SSD (da 406 e 6.500 GB). Con il nuovo servizio Premium Storage è possibile aggiungere fino a 32 TB di spazio ad ogni macchina virtuale.

CoreOS e Cloudera sono le due novità che i clienti Azure possono trovare all’interno del nuovo Marketplace, mediante il quale le aziende di terze parti possono vendere VM, applicazioni e servizi compatibili con la piattaforma Microsoft. Infine, è stata presentata l’offerta “cloud in a box”, denominata Cloud Platform System (CPS). Si tratta di una soluzione hardware (fornito da Dell) e software (Azure, Windows Server e Microsoft System Center) che include anche l’infrastruttura di rete. CPS sarà disponibile dal 3 novembre ad un prezzo non comunicato.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti