Toyota Mirai, l'auto a idrogeno debutterà nel 2016

Il veicolo fuel cell di Toyota si chiama Mirai e sarà lanciato nel territorio USA entro il 2016, nel tentativo di rivoluzionare il mercato automotive.
Il veicolo fuel cell di Toyota si chiama Mirai e sarà lanciato nel territorio USA entro il 2016, nel tentativo di rivoluzionare il mercato automotive.

Akio Toyoda ha visto il futuro, si chiama Mirai. È il nome del nuovo veicolo fuel cell di Toyota, che il presidente dell’azienda ha annunciato con un video rilasciato il giorno prima della presentazione ufficiale.

Così si apre il post comparso nel fine settimana sul blog dell’automaker nipponico. Nel filmato, visibile in streaming di seguito, il CEO e presidente dell’azienda mostra la versione definitiva di Toyota Mirai, la prima automobile a idrogeno del gruppo, quasi pronta per la vendita al pubblico. La scelta del nome non è affatto casuale: in giapponese “mirai" significa “futuro".

L’obiettivo è quello di dare il via ad una vera e propria rivoluzione per l’industria automotive, nell’ottica del risparmio energetico e del rispetto per l’ambiente. Tanti i punti di forza della vettura: dall’elevata autonomia alla possibilità di essere ricaricata completamente in meno di cinque minuti, senza dimenticare il fatto che dallo scarico esce solamente vapore acqueo. Per quanto riguarda l’efficienza, invece, le auto elettriche risultano ancora un passo in avanti. Secondo Toyoda si tratta di “una vettura che offre tutto il meglio senza compromessi". Il debutto sul mercato nordamericano avverrà nel corso del 2016, al prezzo di 69.000 dollari (circa 55.000 euro), in linea con quanto anticipato nel giugno scorso.

La società ha siglato una partnership con Air Liquide per avviare la costruzione di 12 stazioni di servizio compatibili con la tecnologia FCV (full celle vehicle) nei territori di New York, New Jersey, Massachusetts, Connecticut e Rhode Island. Altre 19 saranno installate in California, così da permette a coloro che sceglieranno di acquistare Toyota Mirai di viaggiare sapendo di poter contare su almeno un punto per la ricarica nel raggio di 300 Km. In primavera l’automaker ha annunciato la fine della collaborazione con Tesla per le batterie equipaggiate sulle e-car.

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