Android Studio 1.0 è nelle mani degli sviluppatori

Google ha pubblicato Android Studio 1.0, uno strumento che semplifica l'approccio alla realizzazione delle applicazioni mobile da parte degli sviluppatori.
Google ha pubblicato Android Studio 1.0, uno strumento che semplifica l'approccio alla realizzazione delle applicazioni mobile da parte degli sviluppatori.

Con l’obiettivo di rendere più semplice la realizzazione delle applicazioni per smartphone e tablet Android (ma non solo), Google ha rilasciato un tool dedicato proprio agli sviluppatori: si chiama Android Studio 1.0, è disponibile per il download gratuito e raccoglie tutti gli strumenti necessari per dar vita ai software da distribuire poi tramite le pagine del Play Store.

Sono presenti template sui quali basarsi per iniziare la progettazione delle app, il codice necessario per l’accesso ai servizi dell’ecosistema gestito dal gruppo di Mountain View, analisi avanzate per le performance e una sezione che permette di vedere in anteprima come viene visualizzata l’interfaccia sugli schermi dei diversi dispositivi in commercio. Per utilizzarlo è ovviamente necessario aver scaricato e installato l’SDK ufficiale, aggiornato all’ultima versione. A rendere il progetto ancora più interessante è il fatto che permette di creare applicazioni anche per le piattaforme Android Wear, Android Auto, Android TV e Google Glass.

Oggi siamo felici di presentare Android Studio 1.0. È l’ambiente di sviluppo integrato (IDE) ufficiale del team al lavoro su Android, costruito sul popolare IntelliJ IDEA (Community Edition) Java IDE.

Android Studio incluse uno wizard (processo guidato) che permette di approcciare lo sviluppo di un’applicazione seguendo alcuni step suggeriti da Google. Il primo prevede ad esempio la selezione della categoria relativa al proprio progetto (messaggistica, browser, multimedia ecc.), così da poter consultare esempi e guide messe a disposizione direttamente dal motore di ricerca. Al suo interno si trovano anche una sezione pensata per facilitare la traduzione dei testi nelle diverse lingue, una schermata per l’editing del codice con funzione di autocompletamento dei termini e consigli sul design da adottare per la UI. In definitiva, si tratta di un’iniziativa che dimostra ancora una volta l’attenzione riposta da Google nei confronti della community di sviluppatori legata al mondo Android.

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