Una coalizione per le competenze digitali

Nasce la Coalizione per le competenze digitali: una piattaforma ospitata dall'Agid per promuovere gli standard del lavoro di oggi e di domani.
Nasce la Coalizione per le competenze digitali: una piattaforma ospitata dall'Agid per promuovere gli standard del lavoro di oggi e di domani.

Con la chiusura della consultazione pubblica per il piano “Crescita Digitale” si apre di fatto all’Agid una stagione di attuazione dei vari programmi nazionali, a partire da quello sulle competenze. Cultura, formazione e competenze sono parte integrante del tavolo di coordinamento che coinvolge le pubbliche amministrazioni, il mondo delle imprese, della scuola, della ricerca e delle università. Dalla Grand Coalition europea nasce ora la Coalizione nazionale.

È stato ripetuto fino alla sfinimento dalla direttrice Alessandra Poggiani: senza competenze non c’è crescita, perché i nuovi lavori necessitano di abilità che purtroppo non sembrano appartenere alla maggioranza della forza lavoro attuale e futura in Italia. Un ritardo assai più grave di quello infrastrutturale (in fondo, è questione di investimenti di denaro), perché c’è bisogno di tempo, di tanti strumenti educativi. Si è pensato anche alla Rai, come promotore di cultura digitale. L’obiettivo della coalizione è il medesimo: rilanciare il paese concentrandosi sulle nuove professionalità e le competenze – le e-skills – necessarie per stare sul mercato.

Una piattaforma per domanda e offerta

La cornice individuata dall’Agid prevede di diminuire il divario tra domanda e offerta sul mercato usando la piattaforma stessa come luogo dove si raccolgano tutte le iniziative, di imprese, associazioni, tutti i partner della coalizione, con la loro metrica e i loro obiettivi. Ciò dovrebbe rendere più semplice capire chi può fare che cosa, mentre al Digital Champion verrà lasciato l’onere di dare visibilità a queste iniziative conteggiando i passi avanti. «Una fotografia quantitiva», racconta Marco Bani, a capo della segreteria tecnica dell’Agenzia per l’Italia digitale, «che contribuirà alla maggiore consapevolezza di tutti sulla possibilità di individuare e sfruttare le opportunità offerte».

La roadmap della coalizione

Una volta formato entro il 31 gennaio prossimo il comitato scientifico, la coalizione si è data una roadmap. Il mese prossimo dovrà definire gli indicatori di programma, in marzo/aprile avviare la piattaforma informativa sui progetti, iniziare a monitorarli verificando le sinergie con altre progettualità di finanziamento, attivarne almeno trenta entro l’inizio dell’estate. Dopodiché si terrà una nuova assemblea in luglio.

Come definirla

La bozza dell’accordo, che presto sarà pubblicato insieme a tutto il resto sul sito dell’Agid/competenze digitali si basa sulla collaborazione tra istituzioni, mondo delle imprese, professionisti, scuole, organizzazioni sindacali, società civile, quindi richiede un policy making piuttosto faticoso, ma l’ispirazione viene dalla Grand Coalition for job di matrice europea, che per prima ha compreso l’importanza di integrare tutte le iniziative nazionali e locali finalizzate allo sviluppo delle competenze, favorendone lo scambio e correlandole all’Agenda Digitale.

In tempi di ristrettezze e con tanto da fare, pensare di andare ognun per sé sarebbe folle, anche perché si perderebbe l’occasione di applicare altrove buone pratiche, identificare i livelli di competenze nei vari ambiti del lavoro pubblico e privato e così si perderebbe di vista l’obiettivo primario di alzare la digital literacy del Paese. Premessa della crescita digitale ed economica.

I numeri della consultazione

Si è conclusa il 20 dicembre la consultazione pubblica per i piani «Banda Ultra Larga» e «Crescita Digitale». In totale, sul portale partecipa.gov.it sono arrivati 927 commenti da 116 diversi utenti. Guardando agli accessi, ci sono state 5.500 visite, fatte da 3.985 differenti utenti unici. La durata media di una visita è stata di quattro minuti.


Insieme alla consultazione pubblica online, i due documenti sono stati discussi in riunioni e seminari sia con le amministrazioni regionali, sia con i vari stakeholders. Oltre ai commenti ricevuti con la consultazione online sono arrivati oltre 50 documenti di raccomandazioni da diversi attori economici del settore. Il testo Strategia italiana per la banda ultralarga ha ricevuto 349 commenti da 33 differenti utenti commentatori, mentre il testo Strategia per la crescita digitale 2014-2020 ne ha ricevuti 578 da 83 differenti utenti.

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