iPhone 6: TSMC e Foxconn da record a dicembre

TSMC e Foxconn raggiungono ricavi record nel mese di dicembre: tutto merito di iPhone 6, lo smartphone più gettonato nella storia degli iDevice Apple.
TSMC e Foxconn raggiungono ricavi record nel mese di dicembre: tutto merito di iPhone 6, lo smartphone più gettonato nella storia degli iDevice Apple.

Dell’incredibile successo di iPhone 6 non ne gode solo Apple, ma anche ovviamente i produttori asiatici. Sia TSMC che Foxconn, due dei collaboratori di punta del gruppo di Cupertino, hanno infatti annunciato un dicembre da record di guadagni. E il merito è proprio della nuova generazione di melafonini dotati di più ampio schermo.

Così come da prime rilevazioni non ufficiali, il periodo natalizio è stato particolarmente proficuo per Apple. I precisi dettagli verranno rilasciati solo a fine mese, quando Cuperino svelerà i risultati del Q1 2015, tuttavia è possibile tratteggiarne un profilo anche analizzando i partner. E i collaboratori del colosso statunitense non potrebbero essere più soddisfatti, considerato come abbiamo entrambi sfiorato dei record storici.

TSMC, recente fornitore di parte dei processori degli iDevice, ha annunciato dei ricavi di dicembre pari a 2,17 miliardi di dollari. Allo stesso modo Hon Hai, ovvero Foxconn, supera i 16.24 miliardi di dollari. Dei risultati che sarebbero guidati dal successo di iPhone 6 e iPhone 6 Plus, sebbene le due realtà producano anche altri dispositivi, per un matrimonio proficuo in quel di Cupertino. Basti considerare come, da analisi della vigilia, pare che Apple possa raggiungere la soglia da guinness di 69 milioni di smartphone piazzati nel quarto.

Mentre le relazioni con Foxconn rimangono ormai da anni consolidate, per TSMC il terreno potrebbe essere però incerto. Il 2014 ha segnato l’avvio dell’effettiva produzione di massa per Apple, ma nell’aria vi sarebbe già sentore di separazione. Per la futura generazione degli A9, infatti, la Mela avrebbe chiesto aiuto al partner-rivale Samsung, poiché dotato di tecnologie di miniaturizzazione più efficienti, capaci di lavorare dai 16 ai 12 nanometri. Un grande vantaggio per gli iPhone di domani, ancora più sottili e sempre meno avidi di energia. Non è però tutto: qualcosa bolle in pentola anche in quel di Hon Hai. Così come rivelato pochi giorni fa, Apple e Foxconn starebbero investendo 2,6 miliardi di dollari in nuovi impianti per la produzione di schermi OLED. Serviranno ad Apple Watch oppure a una iTV?

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