Apple Watch ha 20 anni

Apple Watch non è il primo orologio progettato in quel di Cupertino: ne esiste un esemplare datato 1995, passato quasi del tutto inosservato in 20 anni.
Apple Watch non è il primo orologio progettato in quel di Cupertino: ne esiste un esemplare datato 1995, passato quasi del tutto inosservato in 20 anni.

Fra poche settimane il secondo orologio di Cupertino approderà nei negozi di tutto il mondo. No, nessun errore: Apple Watch, lo smartwatch tuttofare presentato dall’azienda lo scorso settembre e da marzo nei negozi, non è il primo dispositivo indossabile prodotto dalla mela morsicata. Esiste infatti uno storico predecessore, passato quasi del tutto inosservato e prodotto ben 20 anni fa. E sebbene non possa definirsi propriamente smart, salva in modo ironico l’azienda da una delle accuse più recenti: quella di essere arrivata in ritardo nel mercato degli orologi.

Niente sensori biometrici, del tutto privo di messaggistica istantanea, quadrante tutt’altro che touch: tra l’Apple Watch del 2015 e quello di 20 anni prima, l’unico tratto d’unione sembrerebbe essere l’impiego dell’alluminio anodizzato. Nel 1995, con Steve Jobs lontano dalla sua azienda, la Mela ha pensato di premiare alcuni dei suoi utenti con un piccolo gadget promozionale. Aggiornando il computer a Mac OS 7.5, uno dei “classic” ancora oggi ricordati con nostalgia, si riceveva in regalo un simpatico orologio analogico, con cui cronometrare i brevissimi tempi d’upgrade.

Ghiera azzurra, lancette curve e coloratissime, cinturino in gomma con riportata la scritta “Mac OS”: il primo orologio di Cupertino è un dispositivo prettamente legato all’iconografia pop degli anni ’90, tanto che Cult Of Mac ipotizza simpaticamente l’ispirazione sia derivata dalla sigla “Bayside School” (“Saved By The Bell”, il titolo originale).

Eppure, da un gadget più simile agli Swatch ai tempi tanto di moda che al super-tecnologico Apple Watch, qualcosa è arrivato fino ai giorni nostri. La passione quasi maniacale per l’alluminio, ad esempio, che Jonathan Ive sta cercando di sfruttare in qualsiasi prodotto a marchio mela. Il vetro antigraffio, ovvero l’antesignano di quelle polemiche sul cristallo di zaffiro che hanno tenuto banco per tutto il corso del 2014. La precisione nella misurazione del tempo, testimoniata ai tempi con un entusiastico “quarzo giapponese”, garanzia per l’azienda di affidabilità. Fatto non da poco, infine, il quadrante circolare: quello che gli utenti si sarebbero aspettati anche da Apple Watch. E con tutte le lamentele apparse in rete per uno smartwatch rettangolare, chissà che molti utenti non decidano di fare un salto nel passato.

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