Agrodron, il primo drone contadino italiano

Agrodron è il primo drone contadino italiano sviluppato per essere utilizzato nella lotta biologica ai parassiti
Agrodron è il primo drone contadino italiano sviluppato per essere utilizzato nella lotta biologica ai parassiti

I droni possono trovare un importante sbocco pratico nell’agricoltura potendo essere utilizzati per varie mansioni come il monitoraggio delle coltivazioni o gli interventi di precisione su particolari aree. Già oggi, per esempio, in Giappone, per le attività di “spraying” sulle risaie, sono utilizzati 2.500 droni ad ala rotante. Da questo stimolo nasce dunque “Agrodron“, il primo drone contadino ideato in Italia, un prodotto sviluppato da Italdron di Ravenna, che ha lavorato sul drone e da Adron Technology di Udine, che ha realizzato il carico utile per le applicazioni in agricoltura.

“Agrodron” è stato concepito per essere utilizzato nella lotta biologica ai parassiti, per esempio lanciando sui campi di mais delle piccole capsule di cellulosa contenenti le uova di un insetto che contrasta la diffusione della piralide, un lepidottero che può distruggere intere coltivazioni. Il primo drone contadino italiano sarà presentato durante l’incontro “Droni in agricoltura”, nuovo appuntamento del ciclo “Roma Drone Conference” che si svolgerà il prossimo 28 gennaio presso l’Atahotel Villa Pamphili (via della Nocetta 105, ore 9-16). Durante l’evento, sarà anche presentata la prima polizza assicurativa italiana per l’utilizzo di droni in agricoltura.

Il drone “Agrodron” è basato sul quadricottero di Italdron “Highone HSE“, un multicottero radiocomandato dotato anche di autopilota e GPS, con un peso massimo al decollo di circa 5,5 kg e un’autonomia di oltre 18 minuti di volo per ogni pacco di batterie. Il drone trasporta un kit spargitore, cioè uno speciale contenitore progettato da Adron Technology capace di scaricare automaticamente in volo capsule di cellulosa o altri prodotti per l’agricoltura.

“Agrodron” potrà dunque essere utilizzato per gli stessi trattamenti in sostituzione dei classici trattori, riducendo a zero il danno alle colture e l’impatto ambientale, oltre ad aumentare sensibilmente la velocità e la precisione di applicazione.

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