AGCOM, giro di vite contro i servizi Premium

AGCOM vuole fermare le truffe legate all'attivazione di servizi non richiesti su cellulare deliberando alcune regole per contrastare il problema
AGCOM vuole fermare le truffe legate all'attivazione di servizi non richiesti su cellulare deliberando alcune regole per contrastare il problema

AGCOM intende mettere la parola “fine” alla bollette telefoniche gonfiate che hanno colpito moltissimi italiani negli ultimi mesi. Proprio di recente, l’Antitrust ha sanzionato pesantemente agli operatori Telecom Italia, Wind, Vodafone e H3G per pratiche commerciali scorrette. In buona sostanza, i clienti degli operatori si ritrovavano attivati servizi Premium a pagamento sulle loro utenze senza che ne avessero dato il consenso con un contestuale aggravio di costi inatteso.

AGCOM vuole mettere un freno una volta per tutte a questa spiacevole tendenza e nella giornata di oggi pubblicherà una delibera anticipata da La Repubblica in cui saranno fissati precisi paletti per affrontare seriamente questi problemi. In particolare, saranno tre le misure più importanti che AGCOM metterà in atto. In primo luogo, l’operatore di telefonia potrà addebitare il prezzo del servizio solo se l’utente avrà dato esplicito consenso per la sua attivazione. Per esplicito consenso si intende che l’utente abbia inserito “nero su bianco” il proprio numero di telefono all’interno della pagina del servizio. Un piccolo dettaglio che però può fare una grossa differenza visto che oggi per aderire sbadatamente ad un servizio Premium può bastare un click effettuato per sbaglio.

AGCOM ha voluto dunque inserire questo particolare in maniera tale che non ci possano essere fraintendimenti e che il servizio non possa più essere attivato per errore. Inoltre, in questo modo si fermerà anche la pratica che vede gli operatori “passare” il numero di telefono degli utenti a società terze che attivano di default servizi extra non richiesti.

La seconda misura importante che AGCOM intende inserire sarà il rimborso immediato per gli utenti che fossero caduti a loro insaputa nell’attivazione di servizi non richiesti. Oggi, infatti, per gli utenti è davvero difficile poter riottenere i soldi indietro.

Terza misura altrettanto importante, una bolletta maggiormente trasparente in cui siano indicati con maggiore chiarezza i dettagli relativi agli abbonamenti a sovrapprezzo.

Nella delibera trovano posto anche tutte le proposte per rendere più chiare e trasparenti le bollette dei servizi di telefonia fissa. Proposte come l’inserimento della banda minima garantita già anticipate alcuni giorni fa.

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