Google fornisce risposte su salute e malattie

Dai prossimi giorni Google fornirà informazioni dettagliate sulle malattie direttamente nelle SERP del motore di ricerca, grazie al Knowledge Graph.
Dai prossimi giorni Google fornirà informazioni dettagliate sulle malattie direttamente nelle SERP del motore di ricerca, grazie al Knowledge Graph.

A tutti è successo, almeno una volta, di affidarsi ad un motore di ricerca con l’obiettivo trovare informazioni su un malessere. Per sapere come sconfiggere un mal di testa persistente ad esempio, oppure per conoscere meglio le patologie che affliggono amici o parenti. A breve Google offrirà la possibilità di consultare schede dettagliate sulle malattie direttamente all’interno delle SERP (pagine dei risultati), grazie al Knowledge Graph.

L’annuncio arriva dal blog ufficiale e l’introduzione della novità è attesa per le prossime settimane, inizialmente solo per quanto riguarda gli Stati Uniti. Come spesso accade, il rollout interesserà in un secondo momento anche gli altri territori. Nel post si fa riferimento esclusivamente all’applicazione mobile per la ricerca, ma è probabile che la stessa feature interesserà anche la versione desktop di bigG. Il funzionamento è presto spiegato e illustrato in modo piuttosto chiaro nell’animazione visibile di seguito: basta avviare l’assistente Google Now e pronunciare (o digitare) una frase come “Cos’è la tonsillite?”, in modo da veder comparire in pochi istanti una scheda contenente dettagli riguardanti sintomi, modalità di contagio, fasce d’età maggiormente interessate, decorso della malattia ecc.

Informazioni sulla tonsillite mostrate da Google direttamente nelle SERP del motore di ricerca, grazie al Knowledge Graph

Informazioni sulla tonsillite mostrate da Google direttamente nelle SERP del motore di ricerca, grazie al Knowledge Graph

Per alcune patologie viene mostrata anche un’illustrazione realizzata ad hoc. Nel suo intervento odierno, il gruppo di Mountain View precisa che tutte le informazioni sono state verificate da un team di medici guidato dal dott. Kapil Parakh e dall’organizzazione non-profit Mayo Clinic.

Ovviamente Google non ha alcuna intenzione di sostituirsi ad un uno specialista: il servizio è infatti da intendere come una prima indicazione di massima fornita all’utente, a cui poi spetterà il compito di affidarsi alle cure di personale competente, in modo da evitare diagnosi improvvisate e cure somministrate senza alcuna conoscenza, potenzialmente pericolose. Una curiosità: secondo bigG una ricerca su venti riguarda proprio informazioni legate alla salute.

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