iTbra, il reggiseno che sostituirà la mammografia

Un reggiseno smart e hi-tech, che una volta indossato può diagnosticare tempestivamente il rischio di cancro al seno: è ITbra, l'idea di Cyrcadia Health.
Un reggiseno smart e hi-tech, che una volta indossato può diagnosticare tempestivamente il rischio di cancro al seno: è ITbra, l'idea di Cyrcadia Health.

La diagnosi tempestiva è di vitale importanza per impedire che il cancro al seno porti a gravi conseguenze, consentendo alla paziente di attuare il prima possibile le cure necessarie. Ecco perché si rende indispensabile un esame tanto fastidioso come la mammografia. In futuro il controllo potrà essere effettuato in modo del tutto indolore e senza la necessità di recarsi presso una struttura clinica o un istituto ospedaliero.

È l’ambizioso obiettivo che si è posta la startup Cyrcadia Health, con ITbra. Si tratta di un dispositivo che potrebbe essere definito come un reggiseno smart (ben diverso da quello di Victoria’s Secret visto nei mesi scorsi), che una volta indossato può effettuare un’analisi non invasiva del seno, grazie all’impiego di alcuni sensori di temperatura posizionati in modo preciso. Le informazioni rilevate vengono poi elaborare da uno specifico algoritmo, con l’ausilio di un’applicazione per smartphone, in modo da restituire alla paziente un responso immediato. Secondo il CEO Rob Royea l’azienda potrebbe ottenere dalla FDA (Food and Drug Administration) l’autorizzazione per impiegarlo negli studi medici USA già nel 2016.

Il prototipo di iTbra, realizzato dalla startup Cyrcadia Health

Il prototipo di iTbra, realizzato dalla startup Cyrcadia Health

Al momento ITbra è ancora in fase di prototipo e, come visibile dall’immagine allegata qui sopra, somiglia ad un reggiseno per lo sport. I sensori interni, prodotti da Flextronics, monitorano il cambiamento della temperatura nel corpo provocato da un incremento anomalo nel flusso sanguigno dovuto alla crescita di masse tumorali. Una prima fase di test è stata condotta presso i laboratori della Ohio State University, restituendo risultati incoraggianti sull’affidabilità del dispositivo.

I dati, una volta visualizzati dall’applicazione mobile, possono poi essere inoltrati ad un medico specialista, così da aiutarlo a trovare la soluzione migliore per fronteggiare l’eventuale malattia. Il punto di forza del progetto, come detto in apertura, è però rappresentato dall’impiego della tecnologia ai fini della diagnosi tempestiva, potenzialmente in grado di salvare delle vite.

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