DARPA Memex, motore di ricerca per il dark web

Memex è il nome di un motore di ricerca sviluppato dalla DARPA che permette di scavare nel dark web e scoprire siti non indicizzati da Google e Bing.
Memex è il nome di un motore di ricerca sviluppato dalla DARPA che permette di scavare nel dark web e scoprire siti non indicizzati da Google e Bing.

La DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency) vuole sviluppare un motore di ricerca che permette di scoprire le relazioni esistenti tra persone, siti e informazioni scambiate nel cosiddetto dark web. Lo scopo del progetto Memex è creare una mappa dettagliata dei contenuti Internet per scoprire le attività illegali e fornire alle forze dell’ordine uno strumento utile alla cattura dei cybercriminali.

Gli attuali motori di ricerca, come Google e Bing, indicizzano solo il 5% dei siti web. Quando un utente cerca un argomento, gli algoritmi mostrano i risultati in base alla loro popolarità. Memex, invece, non tiene conto solo del ranking, ma cerca le milioni di pagine ignorate dai motori di ricerca commerciali e, soprattutto, le migliaia di siti che fanno parte del dark web. I loro proprietari usano spesso i servizi nascosti della rete Tor, quindi sono difficili da indicizzare. In base alle ultime stime, ci sono almeno 30.000-40.000 siti nascosti.

LA DARPA vuole progettare un sistema che permetta l’accesso ai contenuti e un metodo per analizzarli, in modo tale da scoprire le relazioni tra i siti che potrebbero essere utilizzate dalle forze di polizia. Attualmente è in corso una fase di test che coinvolge otto partner dell’agenzia governativa. Con il prototipo di Memex si cerca di raccogliere informazioni sul traffico di esseri umani.

Per tracciare gli spostamenti dei trafficanti, Memex non analizza solo l’indirizzo IP, ma anche altri dati, come i numeri di telefono e la posizione geografica del dispositivo usato per pubblicare gli annunci a scopo sessuale. Intrecciando queste informazioni è possibile individuare le persone che vendono donne e bambini su Internet. Chiaramente, la connessione tra i contenuti online e il mondo reale non è scontata, per cui è richiesto sempre il lavoro degli investigatori.

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