Apple Watch: un laboratorio segreto per i partner

In quel di Cupertino esisterebbe un laboratorio segreto dove le terze parti, come Facebook e BMW, possono testare Apple Watch e creare app in anteprima.
In quel di Cupertino esisterebbe un laboratorio segreto dove le terze parti, come Facebook e BMW, possono testare Apple Watch e creare app in anteprima.

In quel di Apple esisterebbe un laboratorio segreto per garantire ai partner di Cupertino un test privato di Apple Watch. L’indiscrezione, apparsa sulla stampa qualche settimana fa, trova ora conferma in un report di Bloomberg Business: l’azienda avrebbe aperto un canale diretto con partner strategici per lo sviluppo di applicazioni di punta per lo smartwatch.

I developer di diverse aziende di punta della Silicon Valley, tra cui Facebook, BMW, Starwood Hotel e molti altri, pare che da tempo transitino in quel di Cupertino per accedere a un laboratorio speciale, il tutto mantenendo il più stretto riserbo. E, a quanto trapelato sulla stampa estera, le misure intraprese dal gruppo californiano sarebbero da vera e propria area militare.

Secondo le indiscrezioni, l’accesso alla rete Internet sarebbe completamente bloccato, per evitare che dettagli importanti su Apple Watch possano trapelare all’esterno, prima ancora dell’evento speciale del 9 marzo. Inoltre, gli sviluppatori invitati non possono introdurre materiali dall’esterno né utilizzare propri dispositivi, tanto che si vocifera il codice sorgente delle app in via di elaborazione debba essere conservato su hard disk forniti dalla stessa Apple, non trasportabili all’esterno dell’edificio. Allo stesso tempo, ai developer è concesso l’utilizzo di alcuni smartwatch a scopo di prova, con la richiesta di concentrarsi sulla corona digitale e sul touch sensibile alla pressione per escludere eventuali malfunzionamenti al lancio. Ogni singola azienda, infine, sarebbe stata contatta singolarmente: il personale di due o più società distinte non ha modo di incrociare le proprie strade, nemmeno durante le pause o per pura casualità.

Non è però tutto. La Mela avrebbe fornito anche indicazioni utili sulla tipologia di applicazioni da sviluppare. Il ricorso alle notifiche, ad esempio, dovrà essere estremamente oculato, poiché il gruppo non vuole che l’utente venga continuamente disturbato da trilli e vibrazioni al polso. Inoltre, in un’ottica di risparmio della batteria, i software devono essere snelli e veloci: il possessore dovrà impiegare meno di 10 secondi per accedere alle informazioni o alle funzioni desiderate.

Apple Watch è atteso nei negozi entro la fine di aprile e, al momento, ancora non sono noti i prezzi, fatta eccezione per il modello base da 349 dollari. Gran parte dei dettagli mancanti verranno svelati lunedì sera, in occasione dell’evento speciale organizzato in quel di San Francisco.

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