Magic Leap: realtà aumentata e videogiochi

Il team di Magic Leap, finanziato da Google, mostra un primo concept di videogioco realizzato sfruttando le grandi potenzialità della realtà aumentata.
Il team di Magic Leap, finanziato da Google, mostra un primo concept di videogioco realizzato sfruttando le grandi potenzialità della realtà aumentata.

Nell’ottobre scorso l’annuncio ufficiale: Google ha investito oltre 500 milioni di dollari in una misteriosa startup chiamata Magic Leap. Una società della quale finora sono trapelati pochi dettagli, operante negli ambiti della realtà virtuale e della realtà aumentata, al lavoro su una tecnologia che nel mese di gennaio è stata definita come una sorta di mix tra Google Glass, Oculus Rift e il sistema ARI del videogioco Heavy Rain.

Oggi i responsabili del progetto escono allo scoperto, mostrando un primo concept applicato al mondo del gaming, attraverso il filmato visibile in streaming di seguito. Il video, intitolato “Just another day in the office at Magic Leap” (in italiano “Solo un altro giorno nell’ufficio di Magic Leap”), mostra gli elementi di un gioco prendere vita di fronte agli occhi dell’utente, evolvendo il concetto tradizionale di sparatutto in soggettiva. È infatti possibile alzarsi dalla sedia e camminare, impugnare un’arma tra quelle disponibili su un tavolo e poi veder comparire un gran numero di robot perfettamente integrati nell’ambiente circostante, a cui sparare muovendo le mani e premendo il grilletto. Questo senza anticipare la sorpresa finale.

Sfortunatamente non l’abbiamo potuto fare a TED, ma volevamo condividere una delle cose di cui abbiamo parlato durante la conferenza. È un gioco che facciamo in ufficio già ora. Nessun robot è stato danneggiato nella realizzazione del video.

Questa la descrizione del filmato. In apertura della clip è possibile vedere come la tecnologia di Magic Leap legata alla realtà aumentata possa tornare utile anche nell’ambito della produttività, ad esempio per scorrere tra le email ricevute, oltre che per quanto riguarda l’intrattenimento nella gestione dei contenuti multimediali da riprodurre. L’approccio utilizzato sembra essere piuttosto simile a quello visto con Microsoft HoloLens, che sovrappone elementi e informazioni al campo visivo tramite l’impiego di due lenti da indossare.

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