Taylor Swift da Spotify allo streaming di Jay Z

Dopo il rumoroso divorzio con Spotify, Taylor Swift approda sulla piattaforma di streaming di Jay Z: tariffe più alte della media, con 20 dollari al mese.
Dopo il rumoroso divorzio con Spotify, Taylor Swift approda sulla piattaforma di streaming di Jay Z: tariffe più alte della media, con 20 dollari al mese.

Ha destato scalpore qualche mese fa con la sua decisione, ampiamente rimbalzata sulla stampa internazionale, di abbandonare Spotify. E dopo numerosi botta e risposta con la società di Daniel Ek, Taylor Swift torna oggi a farsi viva. Non direttamente, ma con una mossa che si inserisce sempre nell’ormai annosa polemica dello streaming: tutti gli album della cantante statunitense saranno infatti su TIDAL, lo streaming recentemente acquisito da Jay Z.

Aveva sbattuto sonoramente la porta di Spotify, perché a suo dire incapace di premiare la sua arte, preferendo altre piattaforme di streaming come Beats Music. E ora approda sul nuovo progetto di Jay Z, un’acquisizione forse costata 56 milioni di dollari che già fa tremare i colossi dello streaming. Perché il produttore, nonché marito di Beyoncé, avrebbe già contattato i più grandi artisti mondiali per salire su quel che potrebbe essere il vagone dei vincitori.

Sulla piattaforma TIDAL, che dal 30 marzo aprirà i battenti alla nuova gestione, è praticamente presente la discografia completa della Swift, inclusi gli album “Red”, “Fearless” e il grande successo internazionale di “1989”. La decisione di partecipare al progetto di Jay Z potrebbe essere nata da un supposto incontro che il rapper avrebbe organizzato poco prima dei Grammy, a cui avrebbero partecipato nomi di culto della musica pop internazionale come Madonna, Nicki Minaj, Rihanna, Chris Martin e naturalmente Beyoncé. Ma cosa offre Tidal, e l’altro software acquisito WiMP, che alle altre piattaforme di streaming manca?

Secondo le indiscrezioni, la versione rinnovata di Tidal conterrà dei contenuti speciali completamente prodotti dagli artisti: oltre a canzoni e video, infatti, vi saranno interviste esclusive e altri materiali per gli appassionati. Eppure, sembra essere un altro il fattore d’appeal sugli artisti rispetto a queste feature aggiuntive: sembra che, dopo il periodo di prova di 7 giorni, la sottoscrizione dell’abbonamento costi 20 dollari per l’accesso a un catalogo di 25 milioni di canzoni. Non proprio nella media di mercato, considerato come Spotify conceda sia l’accesso gratuito che l’abbonamento, per 30 milioni di canzoni e un prezzo mensile di 9.99 dollari. E anche in previsione delle future mosse di Apple, che starebbe facendo di tutto per portare Beats Music a un prezzo target di 7 oppure 8 dollari al mese. Riuscirà a sopravvivere l’ambizioso progetto di Jay Z con simili tariffe? Non resta che attendere qualche settimana per scoprirlo.

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