iOS 9: Jimmy Iovine, Trent Reznor e lo streaming

Jimmy Iovine e Trent Reznor sarebbero al lavoro per la rivoluzione dello streaming di Apple, incentrata sulle esclusive: iTunes Radio, però, non morirà.
Jimmy Iovine e Trent Reznor sarebbero al lavoro per la rivoluzione dello streaming di Apple, incentrata sulle esclusive: iTunes Radio, però, non morirà.

Mentre Taylor Swift sembra pronta ad allearsi con Jay Z per la neoacquisita piattaforma TIDAL, Apple procede a vele spiegate con le sue mire espansionistiche nell’universo dello streaming. E le indiscrezioni della vigilia sono quelle delle grandi occasioni, perché oltre a Jimmy Iovine, padre di Beats Music, al lavoro vi sarebbe nientemeno che Trent Reznor. L’anima dei Nine Inch Nails, da sempre considerato un personaggio estremamente lungimirante in ambito musicale, è già dato come scommessa vincente per il futuro della musica on-the-go.

Dei lavori in corso su Beats Music per l’integrazione in iOS e OS X se ne parla ormai da mesi: Apple vorrebbe un servizio di streaming disponibile a livello di sistema operativo, con costi per l’utente altamente ridotti rispetto alla concorrenza e un target di prezzo di poco più di 7 dollari. Oggi emergono però nuove indiscrezioni, non solo sul ruolo di Iovine e Reznor, ma anche sul futuro di iTunes Radio: l’emittente virtuale di Cupertino non morirà.

Le nuove indiscrezioni provengono dal New York Times, testata che prevede un completo redesign di Beats Music per iOS 9, con la disponibilità a livello di sistema operativo e l’estetica minimalista che da un biennio contraddistingue i software di Cupertino. Perderà probabilmente il nome Beats, come gran parte dei servizi dell’acquisita nel lungo periodo, e si concentrerà su feature non disponibili dalla concorrenza. A partire dalle release degli album in piena esclusiva, sulla falsariga dell’esperimento condotto con Beyoncé per il suo omonimo album. Il leader dei NIN pare sia impegnato nella definizione di un “vivido appeal visuale” per la nuova piattaforma, così da garantire un’esperienza d’uso mai vista ai consumatori. Cambia quindi il modello di produzione e distribuzione: dagli ingegneri agli ascoltatoti, si passa dai musicisti agli amanti della musica. Apple vuole un servizio di elevatissimo pregio, che giustifichi la spesa mensile di 7.99 dollari, anche se il traguardo potrebbe in realtà attestarsi sui 9.99 per assecondare le richieste dei detentori dei diritti.

In tutto questo, iTunes Radio non morirà, sebbene questo funesto esito sia apparso altamente probabile fino a poche settimane fa. Apple ha intenzione di trasformare il suo servizio di streaming, al momento disponibile in pochissime nazioni, in una stazione radio a tutti gli effetti, attenta sia ai grandi fenomeni internazionali che alle esigenze locali dei mercati in cui verrà lanciato. Ed è proprio su questo frangente che entrerà in gioco Zane Lowe, l’apprezzato DJ di BBC assunto da Apple qualche settimana fa. Non resta quindi che attendere l’autunno, quando iOS 9 sarà distribuito al grande pubblico, oppure la WWDC di giugno per le primissime anteprime.

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