Apple compie 39 anni

Apple venne fondata il primo aprile del 1976: uno sguardo ai successi di questi 39 anni, ma anche alle sfide future con Apple Watch, TV e automobili.
Apple venne fondata il primo aprile del 1976: uno sguardo ai successi di questi 39 anni, ma anche alle sfide future con Apple Watch, TV e automobili.

Tra un Apple Watch e un nuovo MacBook dalle forme ultrasottili, Apple compie oggi 39 anni. Il gruppo di Cupertino, infatti, è stato formalmente fondato da Steve Jobs e Steve Wozniak il primo aprile del 1976. Molto è cambiato in questi quasi quattro decenni di vita e, proprio all’orizzonte degli anta, l’azienda è pronta a guidare nuove scommesse. Non solo sul campo dei dispositivi indossabili, ma anche in salotto e sulle strade.

La storia è ormai ampiamente nota: Steve Jobs, Steve Wozniak e Ronald Wayne, quest’ultimo rimasto nella società per pochissimo tempo, il primo aprile del 1976 fondarono una loro società per la produzione di computer. Il primo modello venduto fu l’iconico Apple I, una board da 666.66 dollari di prezzo, di fatto il primo personal computer del mondo dedicato alla clientela consumer. Privo di qualsiasi scocca, passò alla storia per i suoi contenitori in legno, spesso e volentieri autoprodotti.

Tra le altre pietre miliari del gruppo, il lancio nel 1984 del primo Macintosh, con tanto di promozione orwelliana al Super Bowl. Questo computer si è differenziato dai predecessori per aver introdotto una GUI non più solamente testuale, ma fatta di icone e finestre. Un look rimasto per molti anni sostanzialmente invariato, almeno fino alla sopravvivenza del Classic, poi aggiornato con le moderne interfacce di OS X. Segue quindi la cacciata di Steve Jobs a metà degli anni ’80, con la fondazione di NeXT, e il successivo ritorno nel 1996 per cercare di riparare le fondamenta di un’azienda ormai in crisi, dato un mercato completamente orientato all’universo Windows. Nacquero così i primi Mac e i PowerBook in policarbonato colorato, entrambi due grandi successi commerciali, nonché il primissimo iPod nel 2001. È proprio grazie al riproduttore musicale che la società riuscì rapidamente a risollevarsi, conquistando non solo i consumatori ma anche il mercato della digital delivery di brani, con iTunes. Si giunge, quindi, a tempi più recenti: nel 2005 vi è stato l’abbandono dell’architettura PPC in favore di processore Intel, nel 2007 il lancio di iPhone, nel 2010 quello di iPad e, lo scorso settembre, la presentazione di Apple Watch. Quali sono, di conseguenza, le sfide per il futuro?

Oltre ai device indossabili, una scommessa che Apple pare abbia già vinto ancora prima dell’arrivo del suo orologio intelligente nei negozi, si vocifera il gruppo californiano possa ora interessarsi di due grandi temi: la rivoluzione della TV e il lancio di un’automobile elettrica. Del primo progetto si parla da anni, complici anche le dichiarazioni di Tim Cook su un’industria televisiva rimasta agli anni ’70, mentre il secondo è apparso sulla stampa internazionale da poche settimane. Secondo quanto rivelato, la Mela starebbe elaborando una vettura elettrica in un laboratorio segreto di Cupertino, per una presentazione al pubblico entro il 2020.

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