5 per mille, opportunità di innovazione

Donare il 5 per mille significa fare una scelta consapevole che ognuno può indirizzare sul sociale, verso l'innovazione o verso la ricerca scientifica.
Donare il 5 per mille significa fare una scelta consapevole che ognuno può indirizzare sul sociale, verso l'innovazione o verso la ricerca scientifica.

Con l’infausto avvicinarsi delle scadenze per la denuncia dei redditi, si avvicina anche una opportunità: il 5 per mille. Se il versamento delle tasse è qualcosa di non eludibile (o almeno non dovrebbe esserlo), al tempo stesso c’è qualcosa che si può fare, gratis, per fare in modo che il proprio versamento possa giovare ad una causa precisa. Interpretare correttamente il 5 per mille significa poter dare un significato a quello che altrimenti è una donazione distaccata e subita: l’opportunità che occorre far propria è nel fatto che rendersi proattivi nella scelta significa dare un senso al proprio versamento. E sebbene si tratti “solo” del 5 per mille, in ballo vi sono complessivamente oltre 300 milioni di euro a livello nazionale.

Il 5 per mille

Il 5 per mille è una donazione che viene effettuata obbligatoriamente all’atto della denuncia dei redditi. Nessuno può esimersi dal pagamento del 5 per mille e l’unica scelta che si possa fare è se destinarlo o meno. Chi non appone alcuna firma negli appositi spazi sui modelli, semplicemente affida allo Stato la redistribuzione del 5 per mille, senza sconto alcuno sulla cifra dovuta. Chi appone la propria firma e indica una eventuale destinazione specifica, invece, indica in modo esplicito ove vuole che il proprio 5 per mille venga depositato.

Il 5 per mille è dunque una donazione obbligatoria: va sgombrato il campo da ogni dubbio in merito, il che rende del tutto significativo il fatto che scegliere ove versare il proprio obolo significa almeno dare un significato al tutto.

Si può donare il 5 per mille a diverse entità e per differenti obiettivi:

  • sostegno onlus e associazioni di volontariato o di promozione sociale
  • finanziamento della ricerca scientifica
  • finanziamento della ricerca sanitaria
  • sostegno delle associazioni sportive dilettantistiche
  • sostegno delle attività sociali svolte dal proprio comune di residenza

In tutto ciò, e con centinaia di milioni di euro a disposizione, è possibile investire in innovazione? Si può pensare che la propria firma (che in Italia si valuta possa valere in media circa 25 euro cadauna) possa fare la differenza? Si, è possibile. E quelle che seguono sono alcune delle moltissime opportunità disponibili.

Donare per l’innovazione

Sono moltissimi gli enti aventi diritto alla ricezione del 5 per mille in tutta Italia. E per le finalità più nobili: dalla ricerca contro i carcinomi alla difesa degli animali, passando per la difesa dei bambini, la costruzione di ospedali e molto altro ancora. Ma dietro le associazioni più conosciute, che per raccogliere il 5 per mille fanno anche importanti campagne informative, c’è un mondo di entità più o meno grandi che investono in innovazione.

Per innovazione si può anzitutto pensare a due ambiti: la ricerca sanitaria e la ricerca scientifica. Qualora si volesse devolvere il 5 per mille a questi due ambiti, senza avere tuttavia un riferimento specifico, è sufficiente apporre una firma nell’apposito riquadro per indirizzare la propria quota verso un’area limitata sapendo in una equa redistribuzione dell’obolo secondo i parametri fissati dalla legge.

In alternativa è possibile scegliere alcune entità specifiche, delle quali si propone un elenco del tutto parziale, come mera indicazione, e suggerendo di procedere oltre con una ricerca più specifica e consapevole.

In un momento in cui gli investimenti nell’innovazione e nel sociale sono messi a rischio da un’economia sempre più asfittica, il 5 per mille può diventare una opportunità doppia: si tratta di scegliere volontariamente come devolvere parte delle proprie imposte, rendendone più significativo il sacrificio ed offrendo risorse fondamentali ad ambiti che ne hanno sempre più bisogno in virtù dei tagli che piovono da ogni dove.

A chi donare il 5 per mille

Un primo esempio può essere quello di Wikimedia Italia. «Immagina un mondo in cui ciascuno possa avere libero accesso a tutto il patrimonio della conoscenza umana»: un accesso libero e gratuito, fatto attraverso il lavoro di volontari, e che ognuno può finanziare in modo gratuito tramite la devoluzione del 5 per mille. Un modo come un altro per ringraziare la community di Wikipedia per tutto quello che fa, e forse anche un’opportunità per tutti coloro i quali attingono quotidianamente dall’enciclopedia libera senza mai aver contribuito in alcun modo. Per donare il 5 per mille a Wikimedia Italia bisogna indicare il codice fiscale 94039910156.

Informatici Senza Frontiere è una associazione che intende diffondere in tutta Italia incontri di formazione sulla navigazione consapevole. Con i proventi del 5 per mille, però, si pone molte altre finalità di alto profilo: interfacce per pazienti con gravi disabilità, software open source per gli ospedali, investimenti in paesi in via di sviluppo. Per donare il 5 per mille a Informatici Senza Frontiere bisogna indicare il codice fiscale 94106980264.

La Bottega Informatica è una piccola realtà con sede a Brescia che si occupa di «inserimento lavorativo di persone svantaggiate», agendo principalmente nel settore informatico: «Nel 1991 la Cooperativa sviluppa l’idea di sperimentare attività innovative e più aderenti alle richieste del mercato, dato il rilevante numero di persone a disagio fisico con un buon livello di potenzialità lavorative; si decide pertanto di orientarsi verso attività informatiche, in particolare attività rivolte alla creazione di archivi attraverso la digitazione dati. Il personal computer è uno strumento di lavoro specifico che opportunamente adattato può garantire un’equilibrata integrazione delle persone svantaggiate al mondo del lavoro. In pochi anni l’attività informatica si è dimostrata favorevole all’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati». Per donare il 5 per mille a Bottega Informatica occorre indicare il codice fiscale 02800270171.

AIDA è una associazione che intende sviluppare tecnologie di ausilio per la comunicazione al servizio di bambini affetti da paralisi cerebrale. La tecnologia al centro del progetto è quella di FaceMouse: «il software FaceMOUSE utilizza una webcam per acquisire le immagini relative ai movimenti della persona e le interpreta, per gestire il computer». Il sistema è in grado di riconoscere qualunque movimento volontario la persona sia in grado di effettuare, imparando ad interpretarne i segnali per trasformare l’azione volontaria in scelta comunicativa: visione artificiale e intelligenza artificiale diventano così fondamentale ausilio per persone affette da paralisi cerebrale infantile (PCI), la distrofia muscolare (DM), la sclerosi multipla (SM) e sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Per donare il 5 per mille ad AIDA occorre indicare il codice fiscale 02994900369.

Gli esempi potrebbero essere molti altri, ma ognuno ha a disposizione uno strumento per cercare quale possa meritarsi la propria attenzione e la propria firma: il Web. Cercare associazioni significa anzitutto prendere atto della situazione, di quali siano gli sforzi che si portano avanti per innovare, per fare ricerca e per investire nel sociale. Un apposito motore di ricerca predisposto dall’Agenzia delle Entrate consente inoltre di vagliare una ad una le associazioni, il tutto all’interno di un database che per l’anno 2014 (a cui fa riferimento la denuncia dei redditi che si va a compilare nelle prossime settimane) conta oltre 50 mila enti aventi diritto.

Ogni dettaglio su come versare il 5 per mille è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Si ricorda che è consentita una sola scelta di destinazione e che pertanto debba essere una scelta consapevole e mirata: al contribuente non costa nulla, mentre per il ricevente si tratta di un bene estremamente prezioso.

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