Tim Cook alla guida della rivoluzione dei media

In occasione dei risultati fiscali del Q2, Tim Cook annuncia grandi cambiamenti per il settore dei media: quali strategie sono in programma da Cupertino?
In occasione dei risultati fiscali del Q2, Tim Cook annuncia grandi cambiamenti per il settore dei media: quali strategie sono in programma da Cupertino?

È un Tim Cook fiducioso quello mostratosi ieri in occasione dei risultati fiscali del Q2 2015, un’altra occasione per certificare i successi di Apple nell’ultimo anno. E vi è spazio per parlare anche di media e della loro rivoluzione futura, in vista forse di qualche mossa strategica da parte del gruppo di Cupertino. Una nuova era che, almeno stando alle più rosee previsioni, potrebbe vedere la mela morsicata salda alla guida.

Il breve discorso sul futuro dei media nasce in occasione del lancio e dei primi successi di HBO Now, il servizio di streaming dell’emittente statunitense per Apple TV e gli altri dispositivi targati mela morsicata. Nel sottolineare come questo progetto stia procedendo praticamente a vele spiegate, Tim Cook ha accennato a un’imminente rivoluzione dei media classici:

Vedremo grandi, grandi cambiamenti nei media.

Naturalmente, così come da tradizione di segretezza per il gruppo di Cupertino, il CEO non ha svelato quali strategie l’azienda abbia in programma, né quale ruolo potrebbero giocare i device del marchio, Apple TV in prima linea. Non è difficile, anche sulla base di indiscrezioni passate, tratteggiarne però il percorso.

Da un paio di anni è lo stesso Cook, in più di un’occasione, ad aver affermato come il panorama televisivo odierno sia rimasto fermo a 30 anni fa. Il primo passo, di conseguenza, potrebbe essere il lancio proprio di una nuova Apple TV, attesa per la WWDC di giugno. Il set-top-box potrebbe ora includere maggiori capacità di storage, un App Store dedicato e funzioni avanzate, come la ricerca tramite l’assistente vocale Siri. A seguire potrebbe esservi il lancio di una vera e propria piattaforma di streaming, una sorta di ibrido tra la comodità di rivali on demand come Netflix e gli usuali canali in diretta. Da qualche tempo, infatti, si specula sulla possibilità che la Mela possa lanciare entro settembre un servizio alternativo alla TV via cavo, tecnologia molto comune negli Stati Uniti. Sembra, infatti, che l’azienda voglia realizzare dei pacchetti da 30 e 40 dollari mensili, per abilitare uno streaming in alta qualità che comprenda sia canali in diretta che contenuti cloud, da consumare quando l’utente meglio gradisce. Infine, rimane sempre avvolto dal mistero il progetto di una iTV, un televisore in salsa mela: se ne parla ormai da oltre un biennio, senza però nessun indizio effettivo sulla sua esistenza.

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