Wind-3 Italia: tra tre mesi la fusione?

La fusione tra 3 Italia e Wind sarebbe in dirittura d'arrivo e l'annuncio potrebbe arrivare tra 3 mesi; a timone della nuova società Maximo Ibarra
La fusione tra 3 Italia e Wind sarebbe in dirittura d'arrivo e l'annuncio potrebbe arrivare tra 3 mesi; a timone della nuova società Maximo Ibarra

La fusione tra gli operatori Wind e 3 Italia questa volta sembra davvero che sarà portata in porto. L’accordo tra Hutchison Whampoa e VimpelCom che controllano, rispettivamente, 3 Italia e Wind sarebbe in dirittura d’arrivo e non rimarrebbe che definire alcuni dettagli tra cui il nuovo asset dirigenziale della nuova società. Secondo Bloomberg che ha pubblicato l’indiscrezione, la fusione potrebbe essere annunciata già questa estate, entro tre mesi, e la nuova società dovrebbe essere guidata Maximo Ibarra, già CEO di Wind.

A Vincenzo Novari, che attualmente è al timone di 3 Italia, spetterebbe un posto nel consiglio di amministrazione ed il compito di portavoce degli interessi di Li Ka-Shing, a capo di Hutchison Whampoa. Il nuovo organigramma non sarebbe comunque ancora definito completamente e le due società si sarebbero date come tempo limite 3 mesi per trovare la quadratura del cerchio. Sebbene sembri che questa volta la fusione tra Wind e 3 Italia possa andare davvero in porta, nulla è comunque deciso e le trattative, adesso in alcune fasi molto delicate, potrebbero arenarsi in un qualsiasi momento come già accaduto in passato. Se tutti gli ostacoli dovessero davvero essere superati, dall’unione dei due operatori nascerebbe un nuovo operatore con un bacino di 30 milioni di clienti in Italia e con circa 6,4 miliardi di euro di ricavi secondo i dati 2014.

Il nuovo soggetto della telefonia mobile italiana, numeri alla mano, diventerebbe il principale player del mercato della telefonia mobile italiano superando sia Telecom Italia che Vodafone. La fusione porterebbe anche come conseguenza il consolidamento del mercato della telefonia mobile italiano con una riduzione degli operatori da 4 a 3. Un fenomeno già accaduto in altre realtà come Germania, Austria ed Irlanda.

Nulla è comunque già scritto ed i prossimi mesi per Wind e 3 Italia saranno cruciali per il loro futuro.

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