Microsoft vuole BlackBerry?

Microsoft potrebbe essere interessata ad acquisire BlackBerry qualora l'azienda dovesse essere messa in vendita; sul piatto sarebbero pronti 7 miliardi
Microsoft potrebbe essere interessata ad acquisire BlackBerry qualora l'azienda dovesse essere messa in vendita; sul piatto sarebbero pronti 7 miliardi

BlackBerry, dopo gli ultimi risultati fiscali non positivi, torna al centro delle speculazioni su una possibile sua messa in vendita. Dal mercato arrivano indiscrezioni che vorrebbero Microsoft ed alcuni importanti player cinesi della telefonia mobile come Xiaomi, Lenovo e Huawei, pronti ad acquisire il produttore canadese specializzato in smartphone dedicati all’utenza business. Microsoft, in particolare, avrebbe commissionato ad una società di investimenti di valutare la possibilità di acquisire BlackBerry per migliorare la sua competitività nel mercato smartphone.

Non è un mistero, infatti, che la casa di Redmond stia facendo di tutto per spingere sulla vendita dei suoi terminali mobile che con il debutto di Windows 10 dovrebbero risultare maggiormente competitivi rispetto alla concorrenza Apple ed Android. L’acquisizione di BlackBerry permetterebbe a Microsoft di mettere le mani sul mercato business su cui opera l’azienda canadese da molto tempo. Microsoft, rispetto agli altri competitors, avrebbe inoltre un vantaggio nel poter acquisire BlackBerry dovuto al fatto che la società canadese ha spostato da tempo la sua attenzione anche sui prodotti software per le aziende e questo la renderebbe compatibile con i piani della casa di Redmond.

Blackberry detiene, inoltre, molti brevetti che potrebbero fare gola a Microsoft. Secondo indiscrezioni, la casa di Redmond sarebbe pronta a fare un’offerta vicina ai 7 miliardi di dollari. Trattasi comunque di speculazioni. Non è assolutamente detto che BlackBerry voglia essere acquisita ed è tutto da valutare l’impatto sulle autority canadesi che già in passato su voci analoghe avevano affermato che BlackBerry avrebbe dovuto rimanere canadese. Proprio le “resistenze territoriali” potrebbero, comunque, favorire Microsoft rispetto ai player cinesi che punterebbero ad estendere il loro mercato in Europa ed in America.

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