Gli 800 anni della Magna Carta celebrati da Google

Il doodle animato realizzato oggi da Google per la homepage del motore di ricerca è dedicato all'800esimo anniversario dalla firma della Magna Carta.
Il doodle animato realizzato oggi da Google per la homepage del motore di ricerca è dedicato all'800esimo anniversario dalla firma della Magna Carta.

Fino alla mezzanotte un nuovo doodle accompagnerà i navigatori sulla homepage di Google. A differenza di quanto accade nella maggior parte dei casi, non si tratta di un’animazione dedicata ad un particolare personaggio, bensì ad un evento storico: oggi ricorre l’800esimo anniversario dalla firma della Magna Carta, documento firmato dal re Giovanni Senzaterra il 15 giugno 1215, il primo documento ufficiale in cui sono stati attribuiti diritti ai cittadini.

Tutto ebbe inizio con la morte di Riccardo Cuor di Leone, nell’aprile 1199, a cui succedette Giovanni (John Lackland), che subito ingaggiò una guerra con il regno francese per la riconquista del territorio perduto. Per sostenere economicamente l’esercito decise di imporre una pesante tassazione ai baroni, provocandone il malcontento tanto da dichiararsi poi non più fedeli a sua maestà. La spedizione in Francia ebbe un esito negativo e il re Senzaterra, non avendo altra via d’uscita, fu costretto a firmare la Magna Carta sottostando alle concessioni chieste dai ribelli in cambio della loro rinnovata obbedienza. Di fatto, nel documento viene ridimensionata l’influenza del sovrano nelle questioni feudali.

Il doodle animato di Google dedicato all'800 esimo anniversario della Magna Carta

Il doodle animato di Google dedicato all’800 esimo anniversario della Magna Carta

Una copia ben conservata, redatta poco dopo la scomparsa del monarca, si trova attualmente all’interno della cattedrale di Salisbury, nella contea del Wiltshire. Ancora oggi, nonostante le numerose revisioni e modifiche apportate nel corso del tempo, la Magna Carta conserva lo status di carta fondamentale per la monarchia britannica. Una curiosità: l’appellativo Senzaterra attribuito a re Giovanni (1166-1216) è legato al fatto di aver perso i possedimenti in Francia. Inoltre, essendo il quinto figlio maschio, il padre Enrico non gli lasciò in eredità la gestione di alcun territorio.

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