Facebook condividerà le emozioni

Per il CEO di Facebook Mark Zuckerberg, in futuro, attraverso i social network non si condivideranno solo frasi e foto ma anche emozioni e sentimenti
Per il CEO di Facebook Mark Zuckerberg, in futuro, attraverso i social network non si condivideranno solo frasi e foto ma anche emozioni e sentimenti

Mark Zuckerberg è convinto che un giorno sarà possibile condividere direttamente le emozioni, i pensieri e i feedback sensoriali, così come attualmente si condividono testi, foto e video attraverso i social network. Per Mark Zuckerberg, in futuro, tutto quello che gli utenti penseranno e proveranno potrà essere condiviso con gli amici. Per il CEO di Facebook, il futuro dei social network sarà dunque incentrato sulla condivisione degli stati d’animo e sui sentimenti.

L’idea di un social network “telepatico” come forma di comunicazione finale è emersa durante una sessione di domande e risposte ospitata all’interno del profilo Facebook di Mark Zuckerberg. Oltre all’idea di come dovrebbe essere realizzato il social network del futuro, il CEO di Facebook si è anche soffermato su altri e più concreti argomenti come le ricerche scientifiche portate avanti dal social network, la realtà virtuale, la politica e tanto altro ancora. La sessione di domande e di risposte ha visto partecipare anche personalità del calibro di Stephen Hawking e Arnold Schwarzenegger.

Per quanto riguarda il futuro dell’editoria, Mark Zuckerberg ha sottolineato come le tendenza sia quella di offrire notizie sempre più ricche e veloci utilizzando anche nuovi strumenti come i video e la realtà virtuale. Grazie all’acquisizione di Oculus per 2 miliardi di dollari e al lancio del nuovo servizio editoriale Instant Articles, Facebook potrà, dunque, anticipare le tendenze offrendo un servizio informativo innovativo.

Per quanto concerne ricerca e sviluppo, Mark Zuckerberg ha sottolineato come l’azienda stia sviluppando tecnologie in grado di riconoscere scene, oggetti e persone all’interno di foto e di video. Obiettivo, quello di realizzare dei sistemi di intelligenza artificiale che superino l’uomo per quanto concerne i sensi primari come la vista e l’udito.

Il CEO di Facebook ha anche affrontato temi più seri come la policy dell’obbligo dell’utilizzo dei nomi reali che alcune associazioni hanno definito discriminatoria per tutti gli iscritti che non vogliono utilizzare il loro nome e sul suo stipendio ridotto ad un dollaro visto che ad oggi ha già guadagnato abbastanza.

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