Anche le emoji per dire attenti alla guida

Ford Italia ricostruisce con le emoticon immagini che si riferiscono a un problema che si ripresenta ogni estate: l'attenzione mentre si guida.
Ford Italia ricostruisce con le emoticon immagini che si riferiscono a un problema che si ripresenta ogni estate: l'attenzione mentre si guida.

Con le vacanze già a pieno regime e qualche bollino nero nelle prossime settimane, si ripresenta ogni anno il problema della sicurezza alla guida: in attesa di quella autonoma, infatti, l’elettronica sembra più che altro fonte di innumerevoli distrazioni. Così, anche un costruttore come Ford ha pensato di usare proprio uno dei simboli delle instant chat e delle notifiche, le emoji, per invitare tutti a evitare di fare texting e pensare a guidare la vettura.

Le statistiche sono chiare: lo smartphone è diventato un oggetto guardato un po’ di male dalle assicurazioni, e chi promuove la sicurezza di guida lo considera ormai più di ogni altro strumento di bordo. Senza esagerare (anche perché la tecnologia potrebbe invece risolvere tanti problemi legati alla fallibilità umana), certamente però i device che tutti sono soliti controllare decine se non centinaia di volte al giorno non sono stati realizzati per integrarsi con la guida. Almeno fino ad oggi, epoca in cui il rapporto di interazione tra uomo e macchina ha raggiunto il culmine della propria complessità. Così, in occasione della giornata mondiale dell’emoticon di origine giapponese, una rappresentazione pittografica che ormai ha colonizzato tutte le chat e gli instant messaging dopo aver fatto incetta delle mail e degli sms, Ford Italia ha avuto una bella idea: costruire con un software delle immagini fatte solo di emoji.

Don’t emoji and drive, dice il motto di questi tweet. Frase che non impedisce alla casa automobilistica di lavorare fortemente per l’integrazione delle tecnologie connesse con l’automobile – e sempre considerando la sfida della impermeabilità alle intrusioni – ma con la semplice figura di un ragazzino con il monopattino, di un anziano, di un cane, dice senza parole quanto oggi tutto dipenda ancora dalle facoltà umane.

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