Il sensore delle impronte finisce sotto vetro

Sonavation ha realizzato un sensore ad ultrasuoni che può essere integrato sotto lo schermo e consentire l'autenticazione anche con dita sporche.
Sonavation ha realizzato un sensore ad ultrasuoni che può essere integrato sotto lo schermo e consentire l'autenticazione anche con dita sporche.

I lettori di impronte digitali sono i sistemi biometrici più diffusi e da qualche anno sono comparsi anche sui dispositivi mobile. Sonavation, una delle aziende leader del settore, ha progettato un sensore biometrico ad ultrasuoni che può essere nascosto sotto lo schermo degli smartphone. Il produttore statunitense ha presentato la tecnologia durante una conferenza sulla sicurezza biometrica organizzata in Cina.

Le soluzioni adottate dai principali produttori prevedono l’uso di pulsanti o aree di contatto posizionati sul telaio (davanti o dietro). Ciò comporta un maggiore spreco di spazio, in quanto la superficie deve avere una dimensione adeguata per un riconoscimento perfetto delle impronte. Il sensore ad ultrasuoni di Sonavation può essere integrato direttamente sotto al display, aumentando quindi l’area sensibile. La tecnologia consente inoltre di ottenere un’immagine migliore delle creste e delle valli di un’impronta digitale.

A differenza dei sensori tradizionali, quelli ad ultrasuoni offrono una maggiore precisione, dato che consentono l’autenticazione biometrica anche in presenza di umidità, sporcizia e grasso della pelle. L’unico limite attuale è la compatibilità solo con il Gorilla Glass, utilizzato su quasi quattro milioni di dispositivi mobile e da oltre 40 produttori mondiali. Tra essi non c’è Apple, che ha deciso di usare lo zaffiro per proteggere il display dei suoi device, ma anche gli iPhone avranno un sensore sotto allo schermo.

Sonavation non ha specificato quando la sua tecnologia arriverà sul mercato. Sarà comunque improbabile trovare in vendita dispositivi con “sensor-under-glass” prima del 2016 inoltrato.

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