Telecom Italia: banda ultralarga per il sud Italia

Telecom Italia accelera sullo sviluppo della banda ultralarga nel sud Italia; l'operatore investirà 750 milioni di euro nelle nuove infrastrutture
Telecom Italia accelera sullo sviluppo della banda ultralarga nel sud Italia; l'operatore investirà 750 milioni di euro nelle nuove infrastrutture

Telecom Italia porterà la banda ultralarga nel sud Italia dando così un forte impulso non solo alla digitalizzazione del paese ma anche allo sviluppo delle regioni. La società ha infatti deciso di accelerare sulla diffusione della banda ultralarga focalizzandosi questa volta nel sud del paese. Il progetto prevede un investimento di oltre 750 milioni di euro, grazie ad un modello virtuoso di partnership tra pubblico e privato.

Telecom Italia si è aggiudicata, infatti, tutti i bandi di gara indetti dal Ministero per lo Sviluppo Economico, attraverso Infratel Italia, per lo sviluppo e la diffusione delle banda ultralarga nelle seguenti sette regioni: Molise, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e, per ultima, la Sicilia. Si tratta di progetti riguardanti la realizzazione di infrastrutture di rete che beneficiano di un finanziamento pubblico di circa 358 milioni di euro per la componente passiva (scavi e fibra spenta) a cui si aggiungono ulteriori 394 milioni a carico di Telecom Italia, di cui 179 per la componente passiva e 215 per l’elettronica necessaria ad erogare il servizio a banda ultralarga con velocità da 30 fino a 100 Mbit/s.

L’iniziativa consentirà di rendere disponibile la fibra ottica e i servizi di TIM a circa 10 milioni di abitanti in oltre 760 comuni italiani, attraverso la connessione di circa 24.000 armadi stradali. Verranno inoltre realizzate connessioni a 100 Mbit/s per circa 5.200 sedi della pubblica amministrazione, tra cui oltre 400 ospedali e strutture sanitarie e quasi 2.000 istituti scolastici. Il Sud, grazie a questo intervento, sarà allineato alle aree europee più sviluppate in termini di penetrazione della banda ultralarga.

Per la posa dei cavi in fibra ottica verranno sfruttate le infrastrutture esistenti e, in caso di scavi, saranno utilizzate tecniche e strumentazioni innovative a basso impatto ambientale che minimizzano i tempi di intervento, l’area occupata dal cantiere, l’effrazione del suolo, il materiale asportato, il deterioramento della pavimentazione e, conseguentemente, i ripristini stradali.

I lavori di posa delle fibra ottica saranno così avviati nei prossimi giorni anche in Sicilia per concludersi entro gennaio 2017, mentre nelle altre sei regioni sono in fase avanzata e già tra quest’anno e il 2016 avverrà la maggior parte delle realizzazioni.

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