Edilizia e stampa 3D: la trave in cemento armato

Un progetto "100% made in Italy" che mette la tecnologia delle stampanti 3D al servizio dell'edilizia, con notevoli vantaggi anche per l'ambiente.
Un progetto "100% made in Italy" che mette la tecnologia delle stampanti 3D al servizio dell'edilizia, con notevoli vantaggi anche per l'ambiente.

Dei progetti di WASP finalizzati a realizzare un’intera abitazione con tecnologie ispirate a quelle delle stampanti 3D abbiamo già parlato più volte su queste pagine. Nei giorni scorsi l’azienda, 100% italiana, ha annunciato una nuova iniziativa, messa in campo in collaborazione con le università di Napoli e Pavia, relativa all’impiego del macchinario Big Delta (dall’altezza di circa quattro metri) per la stampa di travi in calcestruzzo.

Queste, combinate con elementi in acciaio, possono dar vita ad elementi di cemento armato da utilizzare poi nella costruzione degli edifici. Uno dei vantaggi legati a questo approccio nell’edificazione di una casa consiste nella riduzione del 50% per le emissioni di CO2 sprigionate dal procedimento produttivo, grazie alla realizzazione di strutture vuote al loro interno, che pur assicurando un’adeguata resistenza alle sollecitazioni consentono un risparmio in termini di peso e di materiale utilizzato.

La ricerca è portata avanti nel centro di servizi CeSMA (Centro Servizi Metodologici Avanzati) dell’università campana e coinvolge il Consorzio Stress (distretto ad alta tecnologia della Regione Campania sulle costruzioni sostenibili), oltre all’Università di Pavia.

La nuova tecnologia promette di ottimizzare le forme e risparmiare materiale, alleggerendo quindi gli elementi in cemento armato e riducendo i costi e gli impatti ambientali. La possibilità di ottenere forme complesse, poi, apre la strada a nuovi utilizzi del cemento armato, diversi da quelli convenzionali, con proprietà estetiche e di design.

I laboratori del Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura dell’istituto Federico II di Napoli ospiteranno un test sulla prima trave realizzata, della lunghezza di circa 3,5 metri. Questo consentirà di verificare le performance meccaniche degli elementi in cemento armato. Prenderà poi il via la sperimentazione dei nuovi sistemi di assemblaggio basati sulla tecnologia della precompressione, sulla strada che secondo WASP e i suoi partner porterà a realizzare la casa del futuro.

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