CarPlay: l'utente vuole soluzioni più pratiche

Uno studio USA svela come gli acquirenti di automobili siano poco coinvolti da CarPlay e da servizi analoghi: troppo intrattenimento, poca praticità.
Uno studio USA svela come gli acquirenti di automobili siano poco coinvolti da CarPlay e da servizi analoghi: troppo intrattenimento, poca praticità.

I consumatori finali non sembrano essere particolarmente interessati alle innovazioni di CarPlay, così come anche alle proposte della concorrenza a Cupertino. È quanto dimostra un nuovo studio condotto negli Stati Uniti, pronto a svelare il desiderio dell’utenza per una maggiore praticità, anziché uno slancio per l’intrattenimento da abitacolo.

CarPlay di Apple, ma anche Android Auto, hanno introdotto nuove modalità di fruire i servizi e le applicazioni tipiche dello smartphone, senza mai distogliere lo sguardo dalla strada o spostare le mani dal volante. Eppure, simili sistemi si concentrerebbero maggiormente sul versante d’intrattenimento alla guida, dalla riproduzione di file musicali alla lettura di SMS e social, dimenticando un approccio più pratico. Il Driver Interactive Vehicle Experience Report di J.D. Power, infatti, svela come i guidatori desidererebbero un approccio maggiormente pratico dell’informatica al volante, dalle tecnologie per facilitare le manovre in condizioni di scarsa visuale ai sistemi integrati e automatizzati per la regolazione del sedile.

Lo studio, condotto tra l’aprile e il giugno del 2015, ha coinvolto 4.200 nuovi possessori di automobili, per vagliare l’opinione dei guidatori su 33 delle feature tecnologiche attualmente più in voga. Degli intervistati, il 20% avrebbe ammesso di non aver fatto ricorso ad almeno 16 delle funzioni disponibili. Nel dettaglio, il 43% del campione non ha mai usato le opzioni di “in-vehicle concierge”, il 38% i router mobile, il 35% i sistemi di parcheggio automatico, il 33% i display per facilitare la guida e il 32% le app integrate nel cruscotto touchscreen dal produttore. Fatto ancora più rilevante, il 37% degli intervistati ha affermato di non sentire il bisogno di CarPlay nella propria automobile, un dato praticamente sovrapponibile al 38% di Android Auto. Al top dei gingilli tecnologici meno desiderati, tuttavia, vi sono i sistemi per l’intrattenimento dei passeggeri sui sedili posteriori, come schermi interattivi e giochi.

Eppure, sembra che l’84% dei guidatori desideri sfruttare delle risorse per abbinare facilmente il proprio smartphone all’automobile, un’opportunità ormai standard nelle vetture di ultima generazione. Le funzioni di base, come i navigatori o la possibilità di intraprendere una conversazione telefonica a mani libere, sono quindi fortemente caldeggiate. È tutto ciò che va oltre a questo set di base ad apparire poco appetibile, forse perché fonte di distrazione o di raro utilizzo all’interno dell’abitacolo. Un trend evidente anche dalla Top 5 delle feature più gradite: avvisi per i punti di scarsa visuale (87%), indicatori di risparmio di carburante (87%), sedili accomodabili (86%), pairing dello smartphone (86%), parcheggio assistito non automatizzato (82%).

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