Google: il codec VP10 per lo streaming di YouTube

Il gruppo di Mountain View è al lavoro sulla tecnologia VP10 per ridurre sensibilmente le dimensioni dei video in streaming a risoluzione Ultra HD.
Il gruppo di Mountain View è al lavoro sulla tecnologia VP10 per ridurre sensibilmente le dimensioni dei video in streaming a risoluzione Ultra HD.

Un nuovo codec è in fase di preparazione presso il team di Google, dedicato alla compressione dei video in streaming su YouTube. Si chiama VP10 (ovviamente successore dell’attuale VP9) e, nelle intenzioni del gruppo di Mountain View, sarà in grado di ridurre in modo significativo il quantitativo di traffico dati necessario alla visualizzazione dei filmati. Una tecnologia che punta a rendere disponibile per tutti la fruizione dei contenuti in formato 4K.

Le prime informazioni in merito arrivano dalle pagine di CNET, con l’intervista rilasciata dall’engineering product manager James Bankoski. Si parla di un risparmio in termini di banda utilizzata che può arrivare addirittura al 50%, senza perdita di qualità. In altre parole, il peso dei file da trasmettere dal server al client (computer, smartphone, tablet ecc.) verrebbe dimezzato, con enormi benefici per tutti. In primis per gli utenti, che potrebbero guardare molte più clip in mobilità senza preoccuparsi di raggiungere e superare le soglie settimanali o mensili, ma anche per le infrastrutture della Rete che si troverebbero a dover gestire un traffico meno imponente.

Le tempistiche per l’esordio di VP10 non sono ancora confermate, ma si parla di un debutto probabilmente entro la fine del prossimo anno. Il codec sarà “free-to-use” e verrà fornito per l’integrazione a tutte le aziende che desidereranno impiegarlo nei loro prodotti o servizi. Un punto di forza se confrontato con alternative come H.264 (scelta da Apple) o H.265, che richiedono un esborso pari di circa 0,60 dollari per ogni dispositivo commercializzato.

Considerando anche le più recenti indiscrezioni relative a YouTube, che vorrebbero l’introduzione di un paywall, risulta comprensibile il fatto che Google sia al lavoro per migliorare ulteriormente la tecnologia sulla quale poggia la propria piattaforma. L’Ultra HD sta pian piano facendo il suo ingresso nelle case degli utenti e le connessioni, seppur a banda larga, talvolta faticano a gestire la trasmissione di un tale quantitativo di dati: ridurre il peso dei filmati può rappresentare la giusta soluzione contro lunghe attese e blocchi improvvisi per il buffering.

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