Tecnologia spaziale per le auto connesse di domani

Ford e il Politecnico di San Pietroburgo sono arrivati alla fase finale dei test di nuove tecnologie spaziali utilizzabili per le auto connesse di domani
Ford e il Politecnico di San Pietroburgo sono arrivati alla fase finale dei test di nuove tecnologie spaziali utilizzabili per le auto connesse di domani

La tecnologia può dare un forte contributo alla sicurezza delle auto. Grazie all’utilizzo degli ultimi sistemi di infotainment, delle tecnologie sempre più avanzate in ambito di connettività, del cloud e delle applicazioni, le auto connesse possono offrire agli occupanti un elevato standard di sicurezza, garantendo contestualmente anche un maggiore comfort alla guida. Grazie, infatti, all’utilizzo combinato di queste tecnologie, le auto diventano come una sorta di copiloti in grado di assistere con efficienza chi guida.

I moderni sistemi di infotainment possono, per esempio, fornire informazioni dettagliate dello stato del veicolo offrendo una panoramica sugli eventuali problemi tecnici contestualmente alle soluzioni su come risolverli. Piattaforme intelligenti che assistono il pilota anche durante la guida fornendo informazioni dettagliate sul traffico, suggerendo, così, il percorso migliore, più sicuro e dunque anche più confortevole. Inoltre, grazie alle applicazioni ed all’integrazione con i dispositivi mobili, i sistemi di infotainment, come per esempio Ford Sync, possono espandere le loro funzionalità offrendo intrattenimento e nuovi servizi. In futuro, grazie al boom di queste piattaforme è lecito anche attendersi la nascita di un vero App Store e dunque le piattaforme di infotainment potranno sicuramente diventare il baricentro di tutti i servizi delle auto connesse.

Grazie al cloud ed alla connettività, inoltre, le moderne piattaforme di infotainment ricevono costanti aggiornamenti che ne migliorano non solo l’efficienza ma anche la sicurezza.

Ed in futuro, grazie alla realizzazione smart delle infrastrutture stradali, le auto connesse potranno dialogare con le strade raccogliendo in tempo reale dati su traffico, stato della strada, presenza di ostacoli e tanto altro ancora. Tutto questo per agevolare e rendere più sicura la guida. Con l’aumento esponenziale del traffico e dei rischi di incidenti questi sistemi possono davvero rivoluzionare la guida. Ma per arrivare a raggiungere questi obiettivi, le case automobilistiche devono investire ancora molto per risolvere alcuni problemi tra cui l’utilizzo stabile e sicuro delle soluzioni di connettività che devono permettere alle auto di poter dialogare senza interruzioni tra loro e con le infrastrutture stradali.

Tecnologia spaziale per le auto connesse

Ford, tra i pionieri sull’utilizzo di queste tecnologie grazie a Ford Sync, continua ad investire per lo sviluppo di soluzioni che possano migliorare le auto connesse. L’azienda automobilistica ha, infatti, annunciato che in collaborazione con il Politecnico di San Pietroburgo è giunta all’ultima fase di sperimentazione di un progetto su larga scala che studia l’applicazione, a bordo delle auto, di tecnologie di comunicazione spaziale sviluppate per il controllo a distanza di robot.

I ricercatori del dipartimento di telematica del Politecnico di San Pietroburgo hanno condotto una serie di esperimenti nello spazio sviluppando un protocollo di comunicazione multicanale sulla base del quale hanno dato il via alla ricerca portata avanti con Ford. Uno degli esperimenti prevedeva, per esempio, il controllo di un robot sulla Terra mediante input inviati tramite un joystick dagli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, confrontandosi con interferenze e tempi di trasmissione del segnale e simulando anche malfunzionamenti dell’infrastruttura di collegamento.

Il progetto si basa sulla stabilizzazione dei flussi d’informazione che mettono in contatto i dispositivi con i server cloud anche nelle condizioni più difficili, per esempio nelle comunicazioni a lunga distanza e durante le congestioni di rete. In queste situazioni, la trasmissione dei dati da e verso lo spazio condivide diversi elementi con lo scenario futuro, in cui i veicoli connessi dovranno essere in grado di collegarsi tra loro e con le infrastrutture indipendentemente dalla distanza e dall’affollamento.

Nel corso della sperimentazione, i prototipi sviluppati sono stati dotati di differenti tecnologie di rete wireless, come quella cellulare e quella WiFi, e collegati tramite un software intelligente per la gestione della connettività che seleziona in tempo reale quale canale utilizzare in base alla saturazione delle reti.

I ricercatori hanno sviluppato, inoltre, una mappa della copertura dell’area in cui si è svolta la sperimentazione, implementando informazioni dettagliate sulla posizione, sul numero e sulla portata degli access point, nonché sulla qualità del segnale cellulare, incrociando i dati con le congestioni del traffico e simulando il carico di rete in scenari di elevato affollamento.

Il sistema intelligente di gestione della connettività può indirizzare le informazioni sia verso i veicoli in arrivo nel senso opposto di marcia che verso quelli che percorrono la strada nella direzione in cui si procede. Nel caso in cui non vi siano altri veicoli nelle vicinanze, il messaggio viene messo in coda e inviato nel cloud una volta recuperata la connettività mobile, per esempio all’uscita di una galleria, avvisando i veicoli che si avvicinano all’area della presenza di pericolo in un determinato punto. Grazie alla mappa della copertura, il sistema può calcolare in anticipo qual è il momento migliore per inviare i messaggi nel cloud in base alla posizione dell’auto.

In futuro, il volume di informazioni trasmesse da centinaia di veicoli richiederà un network efficiente e stabile. La mappa della copertura, aggiornata in tempo reale in base al traffico, sarà il database in base al quale si potrà sviluppare al meglio l’infrastruttura di supporto alla connettività delle smart city di domani.

Questi esperimenti potranno, dunque, essere in futuro utilizzati per realizzare i nuovi modelli di auto connesse, per ottimizzare il loro funzionamento e renderle così più efficienti ed in grado, dunque, di offrire maggiori elevati standard di sicurezza.

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