Frammentazione Android: Lollipop al 23,5%

Nei giorni in cui debutta il nuovo Marshmallow, Google pubblica le statistiche ufficiali relative alla diffusione delle molteplici versioni di Android.
Nei giorni in cui debutta il nuovo Marshmallow, Google pubblica le statistiche ufficiali relative alla diffusione delle molteplici versioni di Android.

Puntuale come all’inizio di ogni mese, Google ha pubblicato sul sito dedicato agli sviluppatori le statistiche ufficiali relative alla frammentazione del sistema operativo Android. Si ricorda che i numeri sono stati ottenuti analizzando la totalità dei dispositivi che hanno effettuato l’accesso alla piattaforma Play Store, attraverso l’app mobile, nella settimana conclusa lunedì 5 ottobre.

Mettendo a confronto le nuove cifre con quelle rilevate in settembre, ciò che balza fin da subito all’occhio è la progressiva (ma lenta) crescita di Lollipop, che raggiunge il 23,5% del totale, facendo segnare un +2,5% nelle ultime settimane. La quota è suddivisa tra il 15,6% della release 5.0 e il 7,9% della successiva 5.1. Merito soprattutto della commercializzazione di nuovi smartphone e tablet, così come del rilascio degli aggiornamenti per quelli già in vendita. Segno negativo invece per la versione  4.4 KitKat, che scende al 38,9% (-0,3%), così come per Jelly Bean che chiude al 30,2% (-1,6%), con l’11,4% della 4.1, il 14,5% della 4.2 e il 4,3% della 4.3.

Le statistiche ufficiali rilasciate da Google in merito alla frammentazione dell'ecosistema Android

Le statistiche ufficiali rilasciate da Google in merito alla frammentazione dell’ecosistema Android

Dietro si registrano il calo di Ice Cream Sandwich, ora al 3,4% (-0,3%), e quello di Gingerbread al 3,8% (-0,3%), mentre Froyo rimane stabile allo 0,2%. Le statistiche che Google condividerà nella prima metà di novembre vedranno quasi certamente l’ingresso nella tabella di Android 6.0 Marshmallow, il cui rilascio sta avvenendo proprio in questi giorni, a partire dai dispositivi della linea Nexus e su quelli appartenenti al programma Android One.

Quello relativo alla frammentazione continua ad essere il principale tallone d’Achille della piattaforma, nonostante le iniziative messe in campo nel corso degli anni dal gruppo di Mountain View. Le cause sono da ricercarsi innanzitutto nella messa in vendita di device appartenenti ad un gran numero di aziende e marchi, così come nella tendenza a modificare l’interfaccia proponendo UI personalizzate all’atto dell’acquisto. Tutti fattori che finiscono con il dilatare in modo significativo i tempi necessari per la preparazione e il rilascio degli aggiornamenti ufficiali.

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