Film su Steve Jobs, nuovo calo ai botteghini

Ennesimo calo ai botteghini statunitensi per la nuova pellicola su Steve Jobs: il film fatica ad attirare le attenzioni del pubblico dei cinema.
Ennesimo calo ai botteghini statunitensi per la nuova pellicola su Steve Jobs: il film fatica ad attirare le attenzioni del pubblico dei cinema.

Il secondo weekend di programmazione non ha portato fortuna al nuovo film su Steve Jobs, pellicola per la sceneggiatura di Aaron Sorkin e la regia di Danny Boyle. Dopo il primo lancio record in alcune sale statunitensi, nel primo fine settimana di programmazione il film non ha confermato le aspettative della vigilia. E, per la seconda settimana, registra un ulteriore calo ai botteghini. Per quale motivo, tuttavia, il pubblico sembra ignorare una produzione tanto discussa sui media negli ultimi mesi?

Gli spettatori statunitensi non sembrano essere troppo attirati dalla nuova pellicola dedicata a Steve Jobs, nonostante il cast di rilievo che vede, fra i tanti, nomi come Michael Fassbender, Seth Rogen e Kate Winslet. Nel secondo weekend di programmazione, infatti, la produzione incassa 2.58 milioni, contro i 7.3 milioni della prima apertura. Si tratta di una media di 1.035 dollari per sala, contro i 130.250 della prima distribuzione di test. All’inizio di ottobre, infatti, il lungometraggio è approdato in alcune selezionate sale, dove aveva segnato un vero e proprio record di apertura per il 2015. Ma, terminate le proiezioni speciali, il titolo non ha bissato gli stessi successi ai comuni botteghini.

Box Office Mojo, una delle realtà statunitensi che monitora i top e i flop nelle sale, spiega come il risultato sia davvero difficile da comprendere poiché, nonostante le polemiche della vigilia, si tratterebbe di un’ottima produzione:

È un peccato. È davvero un buon film e ora tutti i soggetti coinvolti dovranno sperare in qualche premio per mantenerlo vivo nella coscienza sociale e sperare di fare dei soldi dall’home video.

Molte le interpretazioni, anche apparse sui social, della défaillance della pellicola ai botteghini. Sebbene la storia di Steve Jobs continui ad affascinare gli appassionati, non si esclude si stia subendo l’effetto di una sovraesposizione: dopo biografie, documentari e un film già approdato al cinema un paio di anni fa, lo spettatore potrebbe aver perso interesse sul tema. Inoltre, anche le polemiche della vigilia, anche in relazione a Tim Cook, potrebbero aver avuto l’effetto indiretto di diminuire l’attenzione del pubblico. Non resta che attendere, di conseguenza, di conoscere la performance del prossimo weekend.

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