Satya Nadella: gli ologrammi, la nuova frontiera

Satya Nadella, dal palco di Future Decoded a Roma, ha illustrato la sua visione di futuro dove gli ologrammi rappresentano la frontiera dell'informatica
Satya Nadella, dal palco di Future Decoded a Roma, ha illustrato la sua visione di futuro dove gli ologrammi rappresentano la frontiera dell'informatica

Satya Nadella, dal palco dell’appuntamento Future Decoded di Roma, ha parlato anche del futuro dell’informatica sottolineando che gli ologrammi sono la nuova frontiera. Trattasi di una chiaro riferimento alle tecnologie che Microsoft sta sviluppato e su tutte il nuovo visore HoloLens basato sulla realtà virtuale. Sebbene la tecnologia olografica non sia ancora pronta, ci vorranno ancora degli anni, Satya Nadella è convinto che queste tecnologie permetteranno di trasformare radicalmente l’esperienza lavorativa di molte persone.

Per esempio, la tecnologia olografica potrà essere utilizzata dagli ingegneri per progettare auto e moto in 3D, oppure per simulare le future missioni degli uomini nello spazio. La tecnologia olografica potrà essere utilizzata anche in medicina dove gli insegnanti potranno illustrare agli studenti tutti i segreti del corpo umano con estrema facilità. Un utilizzo che già oggi è una realtà apprezzata grazie ad un test pilota che è in corso presso l’università di Cleveland, dove gli ologrammi sono utilizzati nelle lezioni di medicina. Tecnologia che potrà trovare applicazioni anche nel settore dell’intrattenimento ed in particolare nel mondo dei videogiochi. Grazie agli ologrammi, gli utenti potranno letteralmente immergersi nei giochi.

Microsoft, dunque, sta gettando le basi per quello che è stato definito come una sorta di “metamondo“, una nuova realtà dove reale e digitale si fondono in un unico ambiente dove gli utenti potranno interagire. Un futuro che Satya Nadella ha voluto mostrare, evidenziando tutti i vantaggi di cui le persone potranno godere in un futuro non troppo lontano.

Il futuro per Satya Nadella è, quindi, nella mobilità dell’esperienza, nella possibilità di utilizzare i propri servizi ovunque l’utente ne possa desiderare l’accesso, in una nuova dimensione della produttività nella quale l’accesso ai servizi prescinde dal dispositivo utilizzato.

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