Rdio sta per chiudere: l'acquisizione di Pandora

Il servizio di streaming musicale Pandora acquisirà alcuni asset chiave dal concorrente Rdio, con un investimento quantificato in 75 milioni di dollari.
Il servizio di streaming musicale Pandora acquisirà alcuni asset chiave dal concorrente Rdio, con un investimento quantificato in 75 milioni di dollari.

Un altro servizio di streaming musicale sta per giungere al capolinea: dopo l’annuncio dei giorni scorsi in merito all’imminente chiusura di Beats Music, questa volta tocca a Rdio, attivo dal 2010 e da poco più di due anni accessibile anche dall’Italia. La tecnologia, le proprietà intellettuali, alcuni asset chiave e parte del team al lavoro sulla piattaforma passeranno definitivamente nelle mani di Pandora, come risultato di un’acquisizione dal valore quantificato in 75 milioni di dollari.

La mossa si è resa necessaria per i vertici di Rdio, in seguito al proprio ricorso presso la United States Bankruptcy Court del Northern District of California. Il modello di business non farà parte dell’acquisizione: in altre parole, Pandora continuerà ad operare come ha sempre fatto e Rdio verrà chiuso definitivamente. Un post condiviso sulle pagine del blog ufficiale conferma comunque che il servizio opererà in modo del tutto normale, almeno per le prossime settimane. Gli iscritti, soprattutto quelli che hanno sottoscritto un abbonamento con formula premium (al prezzo mensile di 9,99 euro), riceveranno comunicazioni in merito a breve.

Il servizio di Rdio non verrà interrotto oggi. Vi forniremo aggiornamenti nelle prossime settimane in merito a ciò che questo significa per il vostro account, ma per il momento tutto rimane invariato.

Per ora non è dato a sapere se, in seguito all’operazione, Pandora tornerà ad offrire il proprio servizio anche in Europa. Si tratta di uno dei protagonisti storici del mercato legato allo streaming, nato nell’ormai lontano 2000, inizialmente disponibile anche nel nostro paese, ma ora limitato ai territori di Stati Uniti, Canada e Nuova Zelanda. Un estratto dal comunicato diffuso oggi lascia comunque ben sperare.

L’azienda intende espandere l’esperienza di ascolto di Pandora entro la fine del 2016, a seconda della possibilità di ottenere le dovute licenze.

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