Spencer, un robot nell'aeroporto di Amsterdam

Un'unità robotica progettata dalla compagnia aerea KLM aiuterà i passeggeri ad orientarsi tra i corridoi dello scalo olandese di Schiphol Airport.
Un'unità robotica progettata dalla compagnia aerea KLM aiuterà i passeggeri ad orientarsi tra i corridoi dello scalo olandese di Schiphol Airport.

La compagnia aerea KLM ha sviluppato una soluzione piuttosto particolare per aiutare i passeggeri che transitano nello scalo di Schiphol Airport ad orientarsi. Si chiama Spencer ed è un robot (senza braccia) che indica alle persone la direzione corretta, così che questi non corrano il rischio di perdere il proprio volo arrivando in ritardo al gate per l’imbarco.

La fase di test sperimentale prenderà il via nei prossimi giorni, il 30 novembre, mentre l’entrata in funzione ufficiale è prevista per il marzo 2016. L’unità è stata creata sulla base delle ricerche condotte da cinque diverse università europee e la sua progettazione è stata finanziata in parte dalla Commissione EU. Dal punto di vista tecnico, il robot è equipaggiato con una mappa dell’aeroporto e può sondare l’ambiente circostante tramite un sistema di impulsi laser che misurano le distanze dagli oggetti. In questo modo, oltre ad evitare ostacolo fissi come muri e scale, Spencer è in grado di individuare correttamente anche le persone che si trovano sul proprio cammino, agendo di conseguenza nel calcolare i movimenti.

Spencer è il robot che aiuta i passeggeri all'Schiphol Airport di Amsterdam

Spencer è il robot che aiuta i passeggeri all’Schiphol Airport di Amsterdam

Più difficoltosa invece l’identificazione dei bagagli appoggiati lungo i corridoi dell’aeroporto. È questo uno dei punti sui quali il team che porta avanti il progetto intende lavorare, anche sulla base dei feedback che verranno raccolti durante la fase di test. Una delle caratteristiche più interessanti è quella che gli consente di capire quante persone si trovano in un gruppo e, dopo aver chiesto loro di seguirlo fino alla meta, permette al robot di controllare continuamente che qualcuno non si perda per strada.

Quello di Amsterdam è a tutti gli effetti uno degli scali più hi-tech del pianeta: proprio lì ha preso il via nel mese di febbraio una sperimentazione che valuta i vantaggi derivanti dall’impiego degli occhiali Google Glass per il personale addetto alle piste di decollo e atterraggio.

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