Google: l'accusa sui dati personali degli studenti

La EFF segnala una violazione dello Student Privacy Pledge sottoscritto da Google all'inizio dell'anno, in merito al tracking online degli studenti.
La EFF segnala una violazione dello Student Privacy Pledge sottoscritto da Google all'inizio dell'anno, in merito al tracking online degli studenti.

Update (03/12/2015 11:30): pubblicato un aggiornamento che include la replica ufficiale di Google, allegata a fondo articolo.

La Electronic Frontier Foundation (EFF) ha depositato presso la Federal Trade Commission (FTC) una denuncia nei confronti di Google, relativa al salvataggio dei dati personali degli studenti e della cronologia delle loro attività online. Secondo l’organizzazione, il gruppo di Mountain View avrebbe ottenuto le informazioni attraverso i computer della linea Chromebook e mediante gli strumenti della suite Google Apps for Education.

Contestualmente, EFF lancia anche l’iniziativa Spying on Students, finalizzata a sensibilizzare l’opinione pubblica proprio su questo delicato tema. In merito all’operato di bigG, il trasferimento dei dati avverrebbe mediante la funzionalità di sincronizzazione automatica abilitata di default nel browser Chrome preinstallato sui computer venduti alle scuole. Questa salva su server cloud una copia della cronologia di navigazione, le impostazioni e l’elenco dei preferiti.

Le informazioni potrebbero poi essere impiegate dall’azienda californiana per finalità differenti da quelle legate all’advertising. Nell’occasione, la Electronic Frontier Foundation ricorda agli amministratori IT degli istituti scolastici la possibilità di forzare la disattivazione delle feature relative alla sincronizzazione delle informazioni. Un’attività di questo tipo è in contrasto con quanto promesso nel mese di gennaio, quando Google ha sottoscritto lo Student Privacy Pledge, un documento in cui oltre 200 società operanti nel mondo online (e non solo) promettono di non effettuare il tracking degli studenti senza la loro esplicita autorizzazione. Queste le parole di Nate Cardozo, avvocato dell’EFF.

Nonostante la promessa di non farlo, Google salva la cronologia di navigazione degli studenti e altre informazioni, utilizzandole per i propri scopi. Fare una promessa di questo tipo e non mantenerla rappresenta una violazione delle regole imposte dalla FTC per contrastare le pratiche sleali e ingannevoli.

La replica di Google non si è fatta attendere. Il gruppo di Mountain View afferma l’intenzione di disattivare al più presto la sincronizzazione di Chrome nei computer Chromebook destinati alle scuole.

I nostri servizi permettono agli utenti di tutto il mondo di imparare, mantenendo le proprie informazioni private e al sicuro. Sebbene apprezziamo gli sforzi di EFF focalizzati sulla privacy degli studenti, crediamo che questi strumenti siano in linea con quanto previsto dalla legge e con le nostre promesse, incluse quelle formulate con la firma dello Student Privacy Pledge.

L’azienda californiana sostiene la correttezza della propria condotta con un post approfondito pubblicato sul blog ufficiale del progetto Google for Education, riassunto nei seguenti punti.

  • Nessuno dei servizi principali che fanno parte di Google Apps for Education (GAFE) include pubblicità;
  • i dati degli studenti non vengono utilizzati per servire pubblicità;
  • le informazioni personali Chrome Sync sono utilizzate unicamente per consentire l’utilizzo di funzionalità Chrome, ad esempio consentire agli studenti di accedere ai loro dati di navigazione e alle impostazioni, in sicurezza, sui diversi device che utilizzano;
  • i dati Chrome Sync non vengono utilizzati per servire pubblicità;
  • le scuole hanno il pieno controllo sui servizi aggiuntivi che gli studenti o gli insegnanti possono utilizzare come YouTube, le Mappe o Blogger.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti