Frammentazione Android: Marshmallow allo 0,5%

Google ha pubblicato le nuove statistiche ufficiali relative alla frammentazione del sistema operativo Android: Marshmallow cresce, ma in maniera lenta.
Google ha pubblicato le nuove statistiche ufficiali relative alla frammentazione del sistema operativo Android: Marshmallow cresce, ma in maniera lenta.

Ultimo appuntamento dell’anno con le statistiche ufficiali di Google relative alla frammentazione dell’ecosistema Android. I dati condivisi da Google sul sito ufficiale dedicato agli sviluppatori parlano chiaro: la crescita della nuova versione Marshmallow è troppo lenta, quasi intangibile. La release è passata dallo 0,3% allo 0,5% in un mese, rispetto a quanto rilevato all’inizio di novembre.

Il segno positivo, seppur contenuto, è dovuto alla commercializzazione dei nuovi dispositivi della linea Nexus. La situazione andrà via via migliorando con l’arrivo degli aggiornamenti ufficiali attesi già entro la prima metà del 2016, che porteranno la piattaforma su altri smartphone e tablet. Proseguendo a ritroso, Lollipop occupa un totale pari al 29,5% (diviso tra il 16,3% della versione 5.0 e il 13,2% della 5.1) salendo del 3,9%, KitKat cala fino al 36,6% (-1,2%), mentre Jelly Bean è in calo del 2,1% raggiungendo il 26,9% (10% per le 4.1.x, 13% per le 4.2.x e 3,9% per la 4.3). Chiudono l’elenco Ice Cream Sandwich con il 2,9% (-0,4%), Gingerbread al 3,4% (-0,4%) e Froyo che resiste stoicamente saldo allo 0,2%.

La frammentazione dell'ecosistema Android, secondo le statistiche ufficiali di Google aggiornate al 7 dicembre 2015

La frammentazione dell’ecosistema Android, secondo le statistiche ufficiali di Google aggiornate al 7 dicembre 2015

Le statistiche sono state rilevate analizzando il numero complessivo di dispositivi che hanno effettuato l’accesso alla piattaforma Play Store mediante l’applicazione ufficiale, in un periodo di sette giorni concluso lunedì 7 dicembre. La frammentazione resta ancora oggi il principale tallone d’Achille dell’ecosistema Android, l’altro lato della medaglia dell’avere una miriade di produttori che hanno scelto di realizzare e commercializzare smartphone, phablet e tablet di ogni tipo, adatti a qualunque budget. È un aspetto sul quale Google sa di dover lavorare sodo, andando a migliorare il processo di sviluppo degli aggiornamenti e rendendone più rapido il rilascio all’utenza. In tempi brevi, però, difficilmente le cose cambieranno. Serve la collaborazione di tutte le parti in gioco: da bigG ai partner OEM, ovviamente senza dimenticare gli operatori locali.

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